La lirica barocca e Giovan Battista Marino
Giovan Battista Marino (1569-1623), nato a Napoli, diventa il capofila della lirica barocca italiana. La sua poetica della "meraviglia" punta a stupire e sorprendere il lettore attraverso un linguaggio ricco di metafore eccentriche, antitesi, ossimori e iperboli.
I marinisti rivoluzionano la rappresentazione femminile: non solo la donna ideale, ma anche quella "diversa" - nera, orientale, vecchia, umile. Nasce la poesia comico-parodica che si sofferma su oggetti quotidiani (pettini, occhiali, pietre) trasformandoli in simboli poetici.
Il Seicento vede nascere anche il romanzo moderno con il "Don Chisciotte" di Cervantes, il melodramma italiano che mescola musica e poesia, e il teatro elisabettiano di Shakespeare. La prosa scientifica di Galileo dimostra che anche la scienza può essere letteratura.
La questione della lingua continua: l'Accademia della Crusca prepara il primo grande vocabolario italiano (1612), mentre i dialetti restano predominanti nella vita quotidiana. Solo i colti usano il toscano scritto.
💡 Ricorda: Il Barocco non copia più i modelli del passato, ma inventa un linguaggio nuovo per esprimere la complessità del mondo moderno!