Le antiche civiltà della Mesopotamia e dell'antico Egitto hanno lasciato un'eredità artistica e architettonica straordinaria che ancora oggi ci affascina.
La Mesopotamia si distingue per le sue imponenti ziggurat, templi a gradoni che si elevavano verso il cielo come simbolo del potere religioso e politico. La più celebre è la ziggurat di Uruk, costruita con mattoni di argilla e bitume. Un'altra testimonianza significativa dell'arte mesopotamica è lo Stendardo di Ur, un manufatto prezioso che racconta attraverso mosaici la vita quotidiana e militare dei Sumeri, diviso in due registri che rappresentano scene di guerra e di pace. I giardini pensili di Babilonia, considerati una delle sette meraviglie del mondo antico, rappresentavano un'incredibile opera di ingegneria idraulica e architettonica, con terrazze sovrapposte ricche di vegetazione esotica.
L'arte dell'antico Egitto si manifesta invece attraverso opere monumentali come la piramide di Cheope, la più grande delle piramidi di Giza, che ancora oggi stupisce per le sue perfette proporzioni geometriche e le tecniche costruttive utilizzate. Le sue misure colossali e la precisione dell'orientamento astronomico testimoniano l'alto livello di conoscenze matematiche e architettoniche degli antichi egizi. Un altro capolavoro dell'arte egizia è il busto di Nefertiti, che rappresenta la bellezza ideale dell'arte egizia con il suo profilo perfetto e i dettagli raffinati. Quest'opera, realizzata in calcare dipinto, mostra la regina con il caratteristico copricapo blu e incarna i canoni estetici dell'arte del periodo di Amarna, caratterizzata da un maggiore naturalismo rispetto all'arte egizia tradizionale. Le differenze tra arte egizia e mesopotamica si manifestano principalmente nell'uso dei materiali (pietra per gli egizi, argilla per i mesopotamici) e nelle finalità delle opere, più legate al culto dei morti in Egitto e alla celebrazione del potere regale in Mesopotamia.