Tasso vs Ariosto: due mondi a confronto
La differenza tra Ariosto e Tasso è come quella tra un party rinascimentale e una cerimonia religiosa! Ariosto scrive "Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori" (plurale, tanti personaggi), mentre Tasso si concentra su "l'arme pietose e 'l capitano" (singolare, un eroe esemplare).
Per Ariosto la guerra nasce da "ire" e "giovenil furori" - una visione laica dove contano le passioni umane. Tasso invece vede uno scontro tra bene e male, tra "Ciel" e "Inferno" - tutto è guidato dalla Provvidenza divina.
L'invocazione alla Musa rivela ancora meglio le differenze: Ariosto si rivolge ironicamente alla sua Alessandra, Tasso invoca solennemente Urania con gli attributi della Vergine Maria. È il clima della Controriforma che sostituisce il meraviglioso pagano con quello cristiano.
Anche la dedica cambia tono: Ariosto scherza con il cardinal Ippolito, Tasso è solenne con il duca Alfonso e si descrive come un "naufrago" - un riferimento autobiografico molto toccante alla sua condizione di uomo in crisi.
In sintesi: Ariosto = Rinascimento gioioso; Tasso = Controriforma tormentata.