La nascita della poesia italiana
Il primo capolavoro della letteratura italiana è il Cantico delle Creature di San Francesco d'Assisi (1224). Francesco rivoluziona la visione medievale del mondo: invece del contemptus mundi (disprezzo del mondo), propone una visione positiva dove tutte le creature sono "fratelli" e "sorelle".
Il testo è una lauda cantata durante le processioni, strutturata come i salmi biblici. Dio viene lodato attraverso le sue creature: sole, luna, stelle, acqua, fuoco, terra e perfino "sora morte corporale". È una famiglia cosmica che celebra la bontà del creato.
Contemporaneamente nasce la Scuola Siciliana alla corte di Federico II di Svevia. Non sono poeti professionisti ma funzionari colti come Jacopo da Lentini (inventore del sonetto), Guido delle Colonne e Pier della Vigna.
La scuola siciliana (1230-1250) rielabora la lirica trobadorica eliminando la musica, i riferimenti politici e il patto vassallatico. L'amore diventa sentimento interiore e si cerca di spiegarne l'origine: nasce dagli occhi e scende nel cuore. Non abbiamo testi originali siciliani, solo versioni toscanizzate con le famose "rime siciliane" (rime imperfette).
Primato italiano: Con Jacopo da Lentini nasce il sonetto, la forma poetica più imitata al mondo!