Il Sergente nella Neve - Seconda Parte: La Sacca
Inizia il drammatico ripiegamento dell'ARMIR (Armata Italiana in Russia). Gli alpini, circondati dai russi nella "sacca", iniziano una marcia nella neve che diventerà tragica: molti si abbandonano al gelo, morendo di assideramento.
La colonna procede verso Nikolaevka, dove c'è la ferrovia e la salvezza. Il maggiore Bracchi (con i suoi modi bresciani e la sua sicurezza) guida i reparti insieme ai resti della Divisione Julia, Cuneense e Tridentina. Si uniscono ungheresi, tedeschi, italiani della divisione Vicenza.
Durante la marcia, Stern incontra Adriano (un parente) che gli dona marmellata e parmigiano. Trova rifugio in un bunker con una famiglia russa che lo aiuta con latte caldo. I compagni cadono uno dopo l'altro: il sergente Chienale, il tenente Sacchi e molti altri del battaglione Cervino.
Il 26 gennaio 1943 arriva lo sfondamento di Nikolaevka: battaglia eroica dove il corpo d'armata alpino si batte per consentire la salvezza del 40% dell'armata. Cenci viene ferito alle gambe, Mirelli pure. Stern vede compagni feriti nella neve ma non riesce ad aiutarli tutti.
A Nikolaevka gli alpini dimostrano che l'eroismo vero non sta nelle gloriose cariche, ma nella capacità di resistere e salvare i compagni anche quando tutto sembra perduto.
La ritirata di Russia diventa simbolo della tragedia della guerra: uomini comuni che affrontano l'impossibile per sopravvivere e tornare a casa.