L'introduzione de "I Promessi Sposi"
Hai mai pensato a quanto sia furbo Manzoni? Inizia il suo romanzo fingendo di aver trovato un manoscritto del Seicento che racconta una storia vera. Questa tecnica si chiama "finzione del ritrovamento" ed è il suo modo per rendere tutto più credibile.
Il presunto autore del manoscritto fa una scelta rivoluzionaria: invece di raccontare le gesta di re e condottieri come facevano tutti gli storici, vuole parlare di "gente meccanica e di piccolo affare" - cioè persone comuni come Renzo e Lucia. È la prima volta che i protagonisti di un romanzo sono contadini!
La storia promette di essere un mix esplosivo: da una parte ci saranno "atti tenebrosi, malvagità e servizie" dei potenti, dall'altra la bontà e virtù della gente umile. È come se Manzoni ci stesse dicendo: "Preparatevi, vedrete il meglio e il peggio dell'umanità!"
💡 Ricorda: Manzoni usa questa introduzione per criticare chi aveva il potere nel Seicento, mostrando come opprimevano i più deboli.