Il capitolo si apre con un'accurata descrizione del paesaggio lombardo, dove si svolgeranno le vicende del romanzo. Alessandro Manzoni ci presenta immediatamente uno dei personaggi chiave: Don Abbondio, un prete di paese.
La scena principale si svolge quando Don Abbondio, tornando dalla sua passeggiata serale, incontra a un bivio due "bravi" scagnozzi che lo stavano aspettando. Questi uomini armati sono stati mandati da Don Rodrigo, un potente signorotto locale.
I bravi minacciano Don Abbondio ordinandogli di non celebrare il matrimonio tra Renzo e Lucia, due giovani innamorati che avevano già organizzato le loro nozze. Il prete, terrorizzato, torna a casa visibilmente scosso.
A casa lo attende Perpetua, la sua fedele domestica, che notando il suo stato d'animo alterato, insiste per conoscere la causa del suo turbamento. Dopo molte resistenze, Don Abbondio le rivela l'accaduto.
Perpetua, spaventata ma più coraggiosa del suo padrone, gli suggerisce di denunciare l'accaduto all'arcivescovo, che sicuramente non si sarebbe fatto intimidire. Don Abbondio però, mosso dalla paura, rifiuta categoricamente questa soluzione e ordina a Perpetua di non parlarne con nessuno.
Concetto Chiave: La descrizione di Don Abbondio nel capitolo 1 è fondamentale per comprendere il romanzo. Manzoni lo presenta come un uomo pavido e preoccupato principalmente della propria incolumità, caratteristiche che influenzeranno tutte le sue azioni future.
Elementi importanti del capitolo:
- L'ambientazione accurata del paesaggio lombardo
- L'incontro tra Don Abbondio e i bravi
- La minaccia di Don Rodrigo contro il matrimonio di Renzo e Lucia
- La reazione timorosa di Don Abbondio
- Il dialogo con Perpetua e il rifiuto di cercare aiuto