Le reazioni al Positivismo: tra adeguamento e ribellione
Il Positivismo cambia completamente lo scenario culturale europeo. La scienza spiega tutto, anche i sentimenti umani vengono ricondotti a cause biologiche. È un approccio freddo, materialista, che analizza la realtà come un laboratorio.
Gli intellettuali si dividono. I naturalisti si adeguano: Flaubert con "Madame Bovary" racconta la storia di una donna insoddisfatta con distacco scientifico, senza giudicare. Zola studia le famiglie come un biologo studia gli organismi.
I decadenti invece si ribellano. Sono i "poeti maledetti" come Baudelaire, Verlaine, Rimbaud in Francia. Non accettano di perdere il loro ruolo di guide spirituali della società e si autodistruggono con alcol, droghe, vita sregolata.
In Italia abbiamo la Scapigliatura, movimento minore centrato a Milano. Come i romantici europei, amano il macabro, l'orrido, il misterioso. Verga, durante il suo soggiorno milanese, entra in contatto con questi ambienti.
Il Verismo italiano mantiene l'impersonalità del Naturalismo ma perde la fiducia nel progresso. Verga non crede che la scienza possa migliorare la condizione umana - per lui esistono solo vincitori e vinti, e i vinti sono destinati a restare tali.
Differenza chiave: Il Naturalismo francese crede nel progresso, il Verismo italiano è più pessimista e disincantato!