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Primo Novecento: il Futurismo, la Lirica Italiana, Svevo e Pirandello

6/2/2023

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Primo Novecento LO SCENARIO IDEOLOGIE E NUOVA MENTALITÀ Positivismo → crisi ● Personalità importanti: O Einstein → Teoria della relatività (1905) O Freud → psicoanalisi → teoria dell'inconscio O Nietzsche → no valori assoluti o Bergson →→ realtà in continuo divenire Clima di rinnovamento: importanza crescente al ruolo attivo del soggetto e diversa concezione della complessità del reale "Partito degli intellettuali": O esigenza di trasformare radicalmente cultura e letteratura o miglioramento della società O critica alla classe dirigente O si propone come coscienza critica e forza politica alternativa ● Tendenze antiborghesi e antidemocratiche richiesta di soluzioni forti e autoritarie culto dell'eroismo e della forza della guerra nazionalismo → mito della grandezza romana Benedetto Croce: → acceso O esponente dell'idealismo O influenza duratura sulla cultura italiana O concetto di "autonomia” dell'arte → poesia = intuizione pura, liricità ed espressione del sentimento ⇒ libertà dell'arte: non obbedisce ad altre leggi all'infuori di sé o respinge decadentismo e avanguardie → ricerca di equilibrio e "sanità" Tendenze di rinnovamento: O prosa → soggettiva e intimistica → misure molto brevi → no romanzo o poesia → no schemi rigidi e rigorosi → sì verso libero ISTITUZIONI CULTURALI • Intellettuali → desiderio di partecipazione → numerose riviste → es: La Voce (Firenze) ● Formulazione di programmi e manifesti → volontà di rompere con la tradizione → divario tra la critica accademica e militante Mercato editoriale → offerta differenziata a seconda...

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Adoro questa applicazione [...] consiglio Knowunity a tutti!!! Sono passato da un 5 a una 8 con questa app

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Didascalia alternativa:

del pubblico Informazione scritta → quotidiani interesse sociale e culturale migliorano la qualità questioni di LA LINGUA Diffusione della lingua nazionale favorita da: ● scuola anche se la totale padronanza linguistica è acquisita solo da chi riesce ad accedere all'istruzione media e superiore • diffusione della stampa quotidiana e periodica ● fenomeni migratori istruzione e competenza linguistica come strumenti di integrazione IL FUTURISMO CARATTERISTICHE GENERALI Futurismo: movimento culturale d'Avanguardia, nasce a Milano, con Marinetti ● Obbedisce a precise linee esplicitate in manifesti → per chiarire le ragioni Natura rivoluzionaria → molte opposizioni MANIFESTO DEL FUTURISMO ● Pubblicato sul quotidiano parigino Le Figaro nel 1909 Marinetti formula il programma di rivolta contro la cultura del passato → si basa sui valori di: velocità, dinamismo e sfrenato attivismo distintivi della moderna realtà industriale → mito della macchina Culto dell'azione violenta ed esasperata → no organizzazioni politiche o sindacali → propone un individualismo assoluto → nuova incarnazione del mito del superuomo adesione all'ideologia nazionalista e militarista celebrazione della guerra come "sola igiene del mondo" ● Uomo: essere meccanico e dinamico • Disprezzo di atteggiamenti sentimentali nei confronti della donna e dell'amore Polemica alla sensibilità romantica e decadente → Uccidiamo il Chiaro di Luna Velocità: unica depositaria di tutti i valori (spirituali e morali) dell'uomo MANIFESTO TECNICO DELLA LETTERATURA FUTURISTA ● Scritto da Marinetti nel 1912 ● Futurismo respinge causalità e consequenzialità → a favore dell'analogia: forma sintetica e abbreviata non quella dei simbolisti MA che sappia rappresentare “l'ossessione lirica della materia", accostando realtà diverse e lontane tra loro Uso della sinestesia e dell'onomatopea la forma stessa della parola deve suggerire visivamente e concretamente le immagini di una dinamicità complessa ● ● ● Rifiuto della logica tradizionale distruzione della sintassi che riflette l'ordine ● Abolita l'interpunzione → per suggerire il fluire ininterrotto delle sensazioni → teoria delle "parole in libertà" → disporre "i sostantivi a caso, come nascono" • Importanza della grafica fusione tra di diversi linguaggi artistici LA LIRICA ITALIANA I CREPUSCOLARI • Termine "crepuscolari" recensione sul quotidiano La Stampa del 1909 di Borgese → "voce crepuscolare, la voce di una gloriosa poesia che si spegne" • Rappresentano l'esaurirsi della più alta tradizione lirica nazionale (Carducci e d'Annunzio) ai contenuti aulici e sublimi, contrappongono l'amore per le piccole cose → atmosfere grigie e comuni della vita quotidiana ● Linguaggio dimesso e prosaico • Mutano la concezione e il significato della poesia che si mimetizza nell'opacità dell'esistenza borghese Modelli: O Simbolismo intimista e introverso → Francia e Belgio ● Poeti importanti: O Pascoli → poetica del "fanciullino" Corazzini → stanchezza esistenziale Moretti → infanzia e vita provinciale Gozzano → sottile intelligenza critica Ironia che corrode gli ideali e le mitologie della società contemporanea I VOCIANI ● O ● O ● Vociani → scrittori della rivista fiorentina La Voce → personalità molto diverse No poetica ben definita Rinnovamento O Letteratura svincolata dalla tradizione accademica si riflettono le inquietudini e le paure dell'uomo contemporaneo Verso libero ● Lirica del Novecento delle esigenze dell'io "Poemetto in prosa" → contaminazione tra prosa e poesia "Poetica del frammento” → ossia componimento breve espressione significativa → accentua il carattere lirico → misura soggettiva e interiore • Influenza del Decadentismo → aspetto simbolico-analogico ed esistenziale MA no tendenza edonistica ed estetizzante Di fronte alla negatività del presente ricerca di valori spirituali e morali → esigenza di partecipazione civile ● Poeti importanti: ricerca esistenziale, libera e autonoma espressione O Sbarbaro aridità e sofferenza esistenziale O Rebora sofferta ricerca della verità o Campana → simbolismo allucinato e visionario O Jahier → voce e dignità al mondo contadino ITALO SVEVO VITA • Italo Svevo: pseudonimo letterario Aron Hector Schmitz: vero nome Nasce nel 1861 a Trieste agiata famiglia borghese di origine ebraica 1880: collabora al giornale L'Indipendente di orientamento liberal-democratico Il padre fallisce per un investimento sbagliato ⇒ Svevo conosce l'esperienza della declassazione costretto a cercare lavoro → si impiega presso la banca → MA lavoro arido e opprimente → cerca un'evasione nella letteratura → 1892: pubblica il suo primo romanzo Una vita 1895: matrimonio → svolta → l’inetto, roso da insicurezze, trova un terreno solido su cui poggiare → può coincidere con la figura virile che credeva irraggiungibile ● ● ● → Comincia a lavorare nella ditta dei suoceri → diventa un uomo d'affari e dirigente industriale → lascia l'attività letteraria → malsana e insidiosa → visione causata anche dall'insuccesso del secondo romanzo Senilità → senso di colpa dell'intellettuale che si sente superfluo e parassitario nell'età del trionfo intellettuale Due eventi fondamentali per la formazione intellettuale di Svevo: O James Joyce → diventa il suo insegnante di inglese → stretta amicizia, fervida di scambi intellettuali O Incontro con la psicoanalisi → il cognato aveva sostenuto una terapia a Vienna con Freud Prima guerra mondiale → la fabbrica viene requisita → Svevo riprende l'attività intellettuale → 1919: pubblica La coscienza di Zeno → in Italia insuccesso (a parte Montale stimolo per Svevo) MA la spedisce a Parigi a Joyce → larga fama in Francia ● 1928: incidente automobilistico → muore per gravi ferite LA FISIONOMIA DELL'INTELLETTUALE DI SVEVO • Fisionomia profondamente diversa da quella del tradizionale letterato italiano ● Trieste → città di confine convergono tre civiltà: O italiana O tedesca O slava + consistente apporto ebraico ● Pseudonimo → per segnalare come in lui confluiscano la cultura italiana e quella tedesca ● → prospettiva ampia → rapporto con la cultura mitteleuropea Vienna capitale intellettualmente attiva Fisionomia sociale: borghese imprenditoriale → la scrittura è un'attività parallela alla sua professione Formazione: studi commerciali LA CULTURA Robusta cultura filosofica + apertura verso le scienze Studia e si ispira in modo assolutamente critico ai filosofi: • Schopenhauer pensiero a sfondo irrazionalistico e pessimismo radicale → carattere effimero e inconsistente della nostra volontà e dei nostri desideri → Svevo mira a smascherare gli autoinganni dei suoi personaggi → trovando le vere motivazioni dei loro atti Nietzsche → idea del soggetto come pluralità di stati in fluido divenire Darwin → teoria evoluzionistica ⇒ Svevo interpreta il comportamento dei propri personaggi come prodotto di leggi naturali immodificabili, non dipendenti dalla volontà (vedi ancora Schopenhauer) → comportamenti che hanno radici anche nei rapporti sociali → prodotto storico ⇒ responsabilità individuale nell'agire • Marx → percezione dei conflitti di classe → consapevolezza che tutti i fenomeni, compresa la psicologia individuale, sono condizionati dalla realtà sociale i conflitti e le ambiguità dei propri personaggi sono tipiche del borghese di un determinato periodo storico-sociale → MA Svevo non condivide le proposte politiche di Marx ● Freud → interesse per le tortuosità e le ambivalenze della psiche profonda MA Svevo non apprezza la psicoanalisi come terapia, bensì come puro strumento conoscitivo → perfetto per la narrativa → "Grande uomo quel nostro Freud, ma più per i romanzieri che per gli ammalati" Formazione letteraria: ● Grandi romanzieri realisti dell'Ottocento in particolare Flaubert con Madame Bovary Svevo prende la maniera impetuosa di rappresentare la miseria della coscienza piccolo borghese → bovarismo, tratto tipico di Alfonso Nitti (Una vita) ed Emilio Brentani (Senilità): impenitenti sognatori che evadono dal grigiore della loro vita costruendosi con l'immaginazione una fittizia realtà alternativa filtrano la loro esperienza tramite stereotipi letterari atteggiamento di critica da parte di Svevo (come Flaubert) → egli rivede nei personaggi, le proprie caratteristiche personali inettitudine, tendenza al sogno... • Coscienza dei romanzieri naturalisti: o Zola → soprattutto in Una vita o Bourget romanzo psicologico impercettibili e labirintici analizza i processi interiori più Romanzieri russi: o Turgheniev → personaggi inetti o Dostoevskij analisi delle zone segrete della psiche, coglie gli impulsi più ambigui e inconfessabili ● Grandi umoristi inglesi: Swift, Dickens, Sterne e Thackeray O ● Amicizia con Joyce giudizi positivi che rafforzano la fiducia di Svevo nelle proprie doti MA la tecnica narrativa de La coscienza di Zeno non ha nulla in comune con il "flusso di coscienza" di Ulysses di Joyce LA LINGUA La prosa è lontana dal "bello scrivere" → no lessico prezioso, no ornamentazione retorica, no ricerca di armonie musicali Lingua parlata di Svevo è il dialetto triestino Nelle opere ritroviamo tracce di costrutti della lingua tedesca La sua prosa è comunque efficacissima ANZI la scrittura sveviana tende a riprodurre il modo di esprimersi dei personaggi: Una vita e Senilità → indiretto libero O La coscienza di Zeno → prima persona ⇒ linguaggio tipico di un borghese triestino che usa l'italiano → le imperfezioni stilistiche sono volute ricerca stilistica estremamente sofisticata UNA VITA Scritto nel 1888 e pubblicato nel 1892 suscita scarsissima attenzione dalla critica e dal pubblico Trama • Il protagonista è Alfonso Nitti → impiegato in una banca triestina → trova il lavoro arido e mortificante → imbevuto di letteratura, evade costruendosi "sogni da megalomane" Conosce Macario, giovane brillante e sicuro di sé → in cui trova una sorta di appoggio e modello Conosce anche la figlia del proprio capo: Annetta Maller → non ne è innamorato ma la seduce e la possiede → ora può trasformare radicalmente la sua vita sposandola → MA è preso da un'inspiegabile paura e fugge • Dopo la morte della madre, torna a Trieste → deciso a rinunciare alla crudele "lotta per la vita" credendo di aver scoperto nella rinuncia e nella contemplazione la sua vera natura → MA scopre che Annetta e Macario si sono fidanzati e ne è geloso → si sente ferito dal disprezzo e dall'odio altrui → affronta indignato il proprio capo, lasciandosi sfuggire frasi ambigue inizia a commettere una serie di errori irreparabili → alla fine: si sente "incapace alla vita" e decide di cercare nella morte una via di scampo Modelli e figure letterarie • Nell'impianto narrativo riprende: O romanzo della "scalata sociale" → in cui un giovane provinciale e ambizioso, ricerca successo → MA Alfonso si limita a sognare il successo e a fuggire dinanzi alle occasioni O romanzo "di formazione" processo attraverso cui un giovane si ● O forma alla vita Zola: ■ indugio minuzioso sugli aspetti più tecnici del lavoro della banca → immagine precisa di vari settori di attività moderni ■ indagine sociale nell'ambiente piccolo borghese e nello scontro che oppone l'eroe a meccanismi della società capitalistica dominata dalla lotta per la vita MA sono solo la cornice del romanzo → al centro c'è l'analisi della coscienza del protagonista Alfonso è un inetto: debole e insicuro → "incapace alla vita" Svevo ritrae una condizione psicologica e ne individua le radici sociali: Alfonso è un piccolo borghese declassato ed è un intellettuale → è diverso rispetto alla solida società borghese triestina ⇒ Alfonso è afflitto e paralizzato dalla sua condizione → si sente inferiore ⇒ l'impotenza sociale diventa impotenza psicologica → egli non coincide con l'immagine ottocentesca dell'individuo energico e dominatore → ha bisogno di crearsi un'immagine compensatoria: si costruisce una maschera fittizia, un'immagine di sé consolatoria che lo risarcisce dalle frustrazioni reali • Antagonisti dell'inetto: ● O Maller (capo della banca): figura del padre, possente e terribile O Macario: il rivale → brillante, disinvolto, sicuro di sé, perfettamente "adatto alla vita" → alla fine sottrae all'eroe la donna → oggetto dei suoi desideri di scalata sociale Impostazione narrativa ● Narrazione: voce fuori campo ⇒ terza persona → no intrusioni informative → codice dell'impersonalità Focalizzazione interna al protagonista ● Soggettivazione →→ romanzo psicologico ● Minuziosa analisi dei moti interiori del protagonista → la cui coscienza è un labirinto di tortuosità inestricabili: sogni, velleità, lucidità, autoinganni, giustificazioni speciose e fittizie, ambivalenze, contraddizioni, impulsi privi di motivazione • Anticipa l'inconscio di Freud Si introduce nel narrato la voce del narratore → interviene a giudicare azioni, a smascherare correggere affermazioni, smentire interpretazioni → autoinganni e alibi dell'eroe SENILITÁ Pubblicato nel 1898 incorre in un insuccesso peggiore del primo Trama ● Protagonista: Emilio Brentani impiegato in una società di assicurazioni triestina ha una reputazione in ambito cittadino per aver pubblicato un romanzo → attraversa la vita con prudenza, evitando pericoli e piaceri, appoggiandosi alla sorella Amalia e all'amico scultore Stefano Balli Stefano → uomo dalla personalità forte → compensa l'insuccesso artistico con un'eccezionale fortuna con le donne → rappresenta una sorta di figura paterna • L'insoddisfazione per la propria vita vuota e mediocre → spinge Emilio a cercare un'avventura "facile e breve" con una ragazza del popolo: Angiolina → vuole imitare il Balli MA se ne innamora perdutamente idealizzandola e trasformandola in una creatura angelica (tanto da soprannominarla Ange, mente Stefano la chiama Giolona) ● Emilio scopre che Angelina ha numerosi amanti, ed è inoltre cinica e mentitrice → ciò scatena una gelosia ossessiva → MA non riesce a staccarsi dalla ragazza ciò gli provoca una prostrazione profonda privandolo di quella energia vitale che definisce "gioventù" • Riallaccia perciò i rapporti ma il possesso fisico lo delude e lo lascia insoddisfatto → perché ha avuto la donna vera in carne ed ossa (non quella della sua fantasia) è sempre più disgustato dalla donna, che si rivela sempre più rozza e volgare • Il Balli la prende come modella e Angiolina si innamora di lui → la gelosia patologica di Emilio si concentra interamente su Stefano Amalia si innamora di Stefano → ma trova appagamento solo nei sogni →>> Emilio se ne accorge e allontana l'amico da casa sua → ma distrugge la vita della sorella che cerca l'oblio nell'etere e soccombe alla polmonite ● ● Emilio decide di lasciare Angelina per dedicarsi alla sorella → scopre l'ennesimo tradimento e la lascia in malo modo, insultandola • Dopo la morte di Amalia → Emilio torna a rinchiudersi nel guscio della sua guardando alla sua avventura come un "vecchio" alla sua "senilità" "gioventù" ● Nei suoi sogni fonde insieme Amalia e Angiolina I personaggi • No quadro sociale MA focus sui quattro personaggi → che formano una struttura essenziale, di geometrico rigore Emilio è il "fratello carnale" di Alfonso Nitti → piccolo borghese che ha subito il processo di declassazione ed anche intellettuale interpreta la vita tramite schemi letterari → è un inetto → ha paura di affrontare la realtà → esistenza cauta che gli garantisce calma e sicurezza → "senilità" In Emilio: inquietudine desiderio irrefrenabile di godimento e di piaceri → Angiolina: simbolo di salute e pienezza vitale → MA è la relazione con lei che fa venire alla luce l'inettitudine del protagonista che si fonda su un'immaturità psicologica egli ha paura della donna e del sesso ⇒ la sostituisce con una donna ideale → trasformandola nei suoi sogni in una creatura angelica e purissima equivalente della madre ⇒ Emilio ha bisogno della dolcezza materna Emilio maschera ai propri occhi la sua immaturità psicologica nel rapporto con la donna: si costruisce fittiziamente un'immagine virile e si compiace nel recitare un ruolo "paterno" immaginandosi Angelina ingenua e debole, e proponendosi di "educarla" → MA Emilio non coincide con questa immagine → ovvero il modello di uomo ottocentesco → figura storica entrata in crisi a causa della società massificata che distrugge l'idea tradizionale di individuo → Emilio incarna questa crisi: in lui si ritrova l'impotenza del piccolo borghese declassato ⇒ si appoggia a Stefano Balli → “uomo nel vero senso della parola" MA dietro l'apparente forza, anche il Balli cela un'intima debolezza ⇒ due risposte diverse alla crisi ottocentesca dell'individuo: O Emilio si chiude in maniera vittimistica nella sconfitta ● → → ● Stefano tenta di rovesciare l'impotenza con l'onnipotenza, mascherando la debolezza con una fittizia forza dominatrice ⇒ il ritratto di Emilio è un'indagine su un tipo sociale inserito in precise coordinate storiche Emilio segue schemi politici e filosofici → ma ridotti a stereotipi → Svevo critica la degradazione che i grandi temi culturali subiscono nell'assimilazione da parte dei piccoli borghesi provinciali → inoltre i principi professati da Emilio sono solo maschere per occultare ai suoi occhi la sua stessa debolezza: Vera ideologia di Emilio Schemi filosofici / politici sentimentale O Residui positivistici si atteggia a scienziato che studia freddamente Angiolina Pessimismo schopenhaueriano Approssimativo superomismo nietzschiano → si definisce "uomo immorale e superiore" Ideologia rivoluzionaria in politica vagheggia idee socialiste, umanitarismo determinismo positivistico utopismo Romantico idealizza la donna che Diffidenza e paura della realtà Schiavo di un moralismo tradizionale e perbenista si scandalizza della libertà sessuale della ragazza Sogno evasivo di un "letterato ozioso", non sa come passare sentimentale, all'azione e vago aristocraticismo classista, sprezzante e sdegnoso verso il popolo Emilio filtra la realtà attraverso schemi letterari dipendenza dalla tradizionale cultura umanistica INFATTI trasforma Angelina in donna angelicata (Stilnovismo e Romanticismo) e successivamente nella donna fatale (Tardo Romanticismo e D'Annunzio) I procedimenti narrativi di critica Il romanzo è focalizzato quasi totalmente sul protagonista MA Emilio è portatore di una falsa coscienza il suo punto di vista è inattendibile → Svevo adotta tre procedimenti narrativi per denunciare tale inattendibilità: 1. La voce del narratore che interviene direttamente: ★ commenti e giudizi, secchi e taglienti, che smentiscono e correggono la prospettiva del protagonista, e smascherano i suoi autoinganni ★ minime sfumature ironiche date dall'uso di aggettivi o avverbi 2. Dinnanzi alle menzogne e agli alibi più vistosi il narratore tace → basta il contrasto tra la realtà oggettiva e le mistificazioni → ironia oggettiva o implicita: ironia che scaturisce dall'oggettività stessa del montaggio narrativo 3. Il linguaggio di Emilio stereotipato come le idee che veicola: espressioni enfatiche, melodrammatiche, ad effetto ma al tempo stesso banali → Svevo mima con perfida abilità il linguaggio caratteristico del suo personaggio specchio più diretto della sua cultura, della sua ideologia e della sua psicologia → strumento per denunciare l'angustia dei suoi schemi mentali e dei suoi orizzonti culturali LA COSCIENZA DI ZENO Pubblicato nel 1923 → dopo la Prima guerra mondiale → con le avanguardie artistiche, la teoria della relatività e la psicoanalisi Il nuovo impianto narrativo e il trattamento del tempo No modulo ottocentesco ● Memoriale o confessione autobiografica che il protagonista Zeno Cosini scrive su invito del suo psicanalista → il dottor S. → a scopo terapeutico • Il manoscritto viene pubblicato dal dottore per vendicarsi del paziente che si è sottratto alla cura frodando al medico il frutto dell'analisi (spiegato dal medico stesso nella prefazione) Diario di Zeno spiega il motivo dell'abbandono della terapia e la sua guarigione ● Narrazione del protagonista stesso → impianto autodiegetico • Tempo misto: tempo tutto soggettivo che mescola piani e distanze → il passato riaffiora continuamente e si intreccia col presente Struttura particolare Zeno ricostruisce il proprio passato operando su nuclei tematici → gli eventi contemporanei sono distribuiti in più capitoli e la narrazione va avanti e indietro nel tempo seguendo la memoria del protagonista ● ● • Struttura del romanzo: →>> 1. "Prefazione" del dottor S. Trama ● 2. "Preambolo" di Zeno egli racconta i tentativi di risalire alla propria infanzia 3. "Il fumo" → e gli sforzi per liberarsene 4. "La morte di mio padre" 5. "La storia del mio matrimonio" 6. "La moglie e l'amante" 7. "Storia di un'associazione commerciale" 8. "Psico-analisi" → Zeno sfoga il proprio livore contro lo psicoanalista e racconta la presunta guarigione Zeno è un inetto → "fratello" di Alfonso ed Emilio → abulico e incostante passa da una facoltà universitaria Anni giovanili: vita oziosa e scioperata all'altra senza mai laurearsi → • Il padre non ha la minima stima per lui → nel testamento lo consegna in tutela all'amministratore → sottolinea la sua irrimediabile immaturità • Rapporti ambivalenti col padre → Zeno lo ama sinceramente MA gli procura amarezze e delusioni rivela impulsi ostili ed aggressivi →vizio del fumo → ostilità nei confronti del padre → Ricorda: scena dello schiaffo • Dopo la morte del padre → Zeno ritrova la figura paterna in Giovanni Malfenti → uomo d'affari che incarna la figura del tipico borghese → antagonista • Zeno decide di sposare una delle sue figlie: all'inizio di innamora della più bella, Ada, che lo respinge → poi si dichiara ad Alberta, che lo rifiuta → sposa la meno bella, Augusta che si rivela la donna di cui ha bisogno: sollecita e amorevole come una madre capace di creare un clima di dolcezza affettuosa e di sicurezza Augusta: "sanità" borghese VS Zeno: "malato" → nevrosi → egli attribuisce la colpa dei propri malanni al fumo ⇒ cerca di smettere senza riuscirci • Carla: giovane amante di Zeno → ragazza povera che egli finge di proteggere in modo "paterno" → rapporto difficile e ambiguo Zeno si sente in colpa nei confronti della moglie → alla fine Carla lo lascia per un uomo più giovane • Zeno fonda un'associazione commerciale col cognato Guido Speier (marito di Ada) → bello, disinvolto e sicuro di sé → rivale → forti ambivalenze da parte di Zeno → amicizia e affetto mascherano odio profondo che si rivela il giorno dei funerali di Guido L'anziano Zeno decide di intraprendere una cura psicoanalitica → MA si ribella alla diagnosi del complesso di Edipo • Scoppia la guerra Zeno diventa un abile uomo d'affari → si proclama perfettamente guarito → ma queste resistenze sono sintomo della malattia . Conclusione: chiave apocalittica riflessione di Zeno sull'uomo costruttore di ordigni che finiranno per portare alla catastrofe cosmica Il personaggio di Zeno ● Zeno: narratore inattendibile → viene detto all'inizio del romanzo dal dottor S. → "tante verità e bugie" accumulate nel memoriale → gigantesco tentativo di autogiustificazione di Zeno → vuole dimostrarsi innocente da ogni colpa nei rapporti con gli altri personaggi traspaiono però i suoi impulsi reali → non intenzionali: autoinganni determinati da processi profondi e inconsapevoli → il titolo deve essere letto in chiave antifrastica → alone di ironia oggettiva ● Zeno: oggetto e soggetto di critica → Zeno guarda il mondo con distacco ironico → la "diversità" di Zeno funziona da strumento straniante nei confronti dei "sani", dei "normali" Zeno è inquieto e disponibile alle trasformazioni mentre i sani sono cristallizzati in una forma rigida e immutabile → egli può cogliere la necrosi che paralizza gli altri → MA in lui vi è un disperato bisogno di "salute" → contro ogni sua intenzione non riesce mai a coincidere con la forma compiuta e definita di uomo → lo sguardo di Zeno distrugge le gerarchie tutto diventa incerto e ambiguo → l'oggetto della discussione della salute è proprio la moglie di cui dipinge un ritratto perfido e corrosivo → in Zeno si fondono cecità e chiaroveggenza, menzogna e acutezza critica → personaggio fortemente problematico: campione di falsa coscienza borghese e strumento di straniamento e conoscenza ● L'uomo in divenire → saggio incompiuto → l'inetto vi appare come un abbozzo, un essere in divenire, qualcosa che può ancora evolversi → mentre i sani, che sono già in sé perfettamente compiuti, sono incapaci di evolversi → l'inettitudine non è più un marchio di inferiorità → ma è una condizione aperta → dinanzi a questa realtà aperta e in divenire, non esistono più punti di riferimento ⇒ no voce esterna che giudica → l'unica fonte narrante è Zeno → ciò che dice può essere verità, bugia o entrambe le cose → e nessun punto di riferimento può permettere di distinguere con certezza LUIGI PIRANDELLO VITA • Nasce nel 1867 a Girgenti • Famiglia di agiata condizione borghese • Università di Palermo → Università di Roma → Università di Bonn Studi in Germania → entra in contatto con la cultura tedesca → autori romantici → lo influenzano nelle teorie riguardanti l'umorismo ● 1892 → Roma → si dedica alla letteratura → entra in contatto con la cultura romana ● 1893 → L'esclusa → primo romanzo 1894 sposa Maria Antonietta Portulano 1897 → inizia ad insegnare come supplente → Istituto Superiore di Magistero di Roma dal 1908 docente di ruolo ● Pubblica articoli e saggi (anche sul Marzocco) → scrive la sua prima commedia: Il nibbio (1896) 1903 → incidente alla miniera di zolfo → dissesto economico della famiglia La moglie sprofonda nella follia tormento continuo per Pirandello concezione dell'istituto familiare come trappola che imprigiona e soffoca l'uomo ● Muta la condizione sociale di Pirandello → aumenta la produzione di romanzi e novelle per incrementare le scarse entrate dell'insegnamento Inizia collaborazioni con industrie cinematografiche → soggetti per i film • Esperienza di declassazione spunto per la rappresentazione del grigiore soffocante della vita piccolo borghese 1910 → primo contatto con il mondo teatrale → Lumie di Sicilia e La morosa 1915 → prima commedia in tre atti → Se non così 1916-1918 opere che segnano il linguaggio della scena Pensaci Giacomino!, Liolà, Così è, Il berretto a sonagli, Il piacere dell'onestà, Il giuoco delle parti A favore dell'intervento dell'Italia in guerra ritenuta: compimento del processo risorgimentale aggrava la situazione famigliare → il figlio viene rapito dagli austriaci e la moglie ricoverata in clinica 1920 → comincia il successo al pubblico → abbandona la vita sedentaria e la cattedra di insegnamento per seguire le compagnie in tutto il mondo 1925 → assume la direzione del Teatro d'Arte a Roma 1924 → si iscrive al partito fascista → appoggi da parte del regime ● Inizialmente il regime → garanzia di ordine e di una genuina energia vitale → successivamente si rende conto della vuota esteriorità del regime → distacco che cela un sottile disprezzo • Negli ultimi anni pubblicazione dei suoi lavori in volumi: Novelle per un anno (raccoglieva la produzione novellistica) e Maschere nude (testi drammatici) ● 1934 → Premio Nobel per la letteratura Muore di polmonite nel 1936 I giganti della montagna opera incompiuta → culminava la fase della sua produzione drammatica di miti ● ● LA VISIONE DEL MONDO . I testi narrativi e drammatici incidono su alcuni nodi concettuali Alla base della visione del mondo → concezione vitalistica → la realtà è tutta vita → flusso continuo, incandescente, indistinto • Noi ci cristallizziamo in una forma individuale → una personalità che vogliamo coerente ed unitaria → illusione soggettiva che scaturisce dal sentimento soggettivo che noi abbiamo del mondo Crediamo di essere uno → in realtà siamo tanti individui diversi, a seconda della visione di chi ci guarda . Ogni nostra versione è una costruzione fittizia, una maschera che ci viene imposta da noi stessi e dal contesto sociale → sotto questa maschera vi è un fluire indistinto e incoerente di stati di perenne trasformazione ● Condusse una critica serrata al concetto di identità personale Teoria della frantumazione dell'io → entra in crisi l'idea di una realtà oggettiva Crisi dell'idea di identità di persona perde valore l'individuo rispecchia l'andamento della società contemporanea: O Instaurarsi del capitale monopolistico, O Espandersi della grande industria e dell'uso delle macchine, O La creazione di sterminati apparati burocratici O Il formarsi delle grandi metropoli moderne (si smarrisce il legame personale e diventa una parte della folla) ● Tramonta l'idea dell'uomo creatore del proprio destino e dominatore del proprio mondo ● Questa concezione genera smarrimento e dolore nei personaggi di Pirandello → senso di solitudine Le varie forme dell'uomo → trappola che impedisce all'uomo di liberarsi ● Senso acuto della crudeltà che domina i rapporti umani Società enorme pupazzata isola l'uomo dalla vita, lo irrigidisce e lo conduce alla morte • Alla base dell'opera Pirandelliana → rifiuto della vita sociale autenticità, di immediatezza, di spontaneità vitale • Novelle e romanzi → condizione piccolo borghese ● Teatro → ambienti alto borghesi • Famiglia → istituto in cui si manifesta per eccellenza la trappola → Pirandello coglie il carattere opprimente dell'ambiente famigliare Altra trappola: economica lavori monotoni, frustranti di un'organizzazione gerarchica oppressiva Critica feroce e negativa delle istituzioni borghesi accompagnata da posizioni fortemente conservatrici, se non reazionarie ● ● ● → bisogno di Non ricerca le cause storiche → manifestazione di una condizione universale Unica via di salvezza → fuga nell'irrazionale → immaginazione o follia Rifiuto della vita sociale origina il forestiere della vita → ha capito il meccanismo sociale e si isola → osserva gli altri uomini intrappolati con atteggiamento umoristico di irrisione e pietà • Filosofia del lontano → osservare la realtà da lontano con una prospettiva straniata ● ● ● ● Nelle sue opere la realtà si sfalda in una pluralità di frammenti che non hanno un senso complessivo → in contrapposizione con lo stile decadente ● Pirandello supera il periodo decadente → si colloca in un clima tipicamente → La realtà → non si può fissare in schemi e moduli d'ordine totalizzanti Relativismo conoscitivo → ognuno ha la sua verità → incomunicabilità tra gli uomini ognuno ha il suo mondo soggettivo Questa condizione accresce il senso di solitudine → mette ulteriormente i crisi la possibilità di rapporti sociali contribuisce a svelare il carattere convenzionale e fittizio LA POETICA novecentesco Il soggetto di entità assoluta diviene nessuno ● ● L'umorismo : O 1908 O Testo chiave per comprendere la poetica di Pirandello O Suddiviso in: ■ Parte storica: esamina varie manifestazioni dell'arte umoristica ■ Parte teorica: viene definito il concetto stesso di umorismo Nell'opera umoristica la riflessione non si nasconde Sentimento del contrario la riflessione nell'arte umoristica coglie il carattere molteplice e contraddittorio della realtà permette di vedere da prospettive completamente differenti • Tragico e comico vanno sempre insieme • L'umorismo si trova nella letteratura di tutti i tempi ● ● E' un'arte fuori di chiave → disarmonica e piena di continue dissonanze → ogni pensiero genera contemporaneamente il suo opposto Arte che non costruisce immagini armoniche scompone, disgrega, fa emergere stridori, incoerenze e contrasti Arte moderna per eccellenza riflette la coscienza di un mondo non più ordinato ma frantumato no prospettive privilegiate ambiguità e contraddizioni laceranti • Arte eminentemente critica → vede la realtà da prospettive inedite, stranianti, capaci di far saltare comodi e rassicuranti sistemi di certezze tragico e comico, riso e serietà sono Nelle opere di Pirandello indissolubilmente mescolati non emerge nessuna visione ordinata e armonica della realtà solo senso di un mondo frantumato al limite dell'assurdo LE POESIE • Composte dal 1883 al 1912 ● Rifiuta le soluzioni delle più avanzate correnti poetiche letterari, modelli espressivi, forme metriche tradizionali ● Mal giocondo: ->> O Prima raccolta O Crisi di un sogno di armonia scontro in un presente in cui la scienza dissolve le illusioni si approda ad un invito vitalistico ad abbandonarsi alla madre natura ● Pasqua di Gea: O O Raccolta successiva o Tema pagano e vitalistico in chiave carducciana Accenti tristi e malinconici → insiste sull'inutilità della vita ● Elegie renane: 1895 O O Modellate sull'esempio delle Elegie romane di Goethe conserva codici e umoristici • Zampogna: O 1901 O Resta estraneo al clima lirico e simbolista → affiorano spunti stranianti ● Fuori di chiave O 1912 O Ultima raccolta o Impegno umoristico → rovescia lo statuto lirico della poesia Affiorano temi come: ■ Consapevolezza della fine dell'antropocentrismo ■ La pluralità dell'io O NOVELLE PER UN ANNO ● Scrive novelle per tutto l'arco della sua vita • Produzione copiosissima scriveva per lo più per la pubblicazione su giornali ● o riviste Raccolte nel volume Novelle per un anno (1922): O contiene diversi volumi tra cui: O O ■ ■ Amori senza amore (1894) Beffe della morte e della vita (1902 e 1903 due versioni) Quand'ero matto (1903) Berecche e la guerra (1919) composto da 24 volumi Non si riesce ad individuare un ordine determinato vuole riflettere la sua visione di un mondo non ordinato ed armonico, ma disgregato in una miriade di aspetti precari e frantumati LE NOVELLE SICILIANE . Novelle collocate in una Sicilia contadina → contenute all'interno della raccolta → focalizzato su ambienti piccolo borghesi continentali Pirandello diverge dal verismo in due direzioni: o Riscopre il sostrato mitico, ancestrale e folklorico della terra siciliana → si avvicina al clima decadente o figure di un arcaico mondo contadino sono deformate da una carica grottesca → trasformate in immagini bizzarre, stravolte, allucinate ai limiti della follia → divengono casi paradossali, estremizzati sino all'assurdo coglie il grottesco della vita, la casualità che fa saltare ogni idea di mondo ordinato, il gesto folle che scardina ogni logica sistemazione del reale LE NOVELLE PICCOLE BORGHESI Novelle che rappresentano la condizione piccolo borghese, meschina, grigia, frustrata • Figure avvilite e dolenti → metafora di una condizione esistenziale assoluta: rapprendersi del movimento vitale in forme che lo irrigidiscono • Trappola costituita da una famiglia oppressiva e soffocante o da un lavoro monotono e meccanico → mortifica l'individuo L'analisi si appunta sulle convenzioni sociali che impongono all'uomo queste maschere fittizie e ruoli fissi rifiuto anarchico e irrazionalistico di ogni forma di società organizzata Nessuna via d'uscita → il protagonista giunge spesso alla follia → Il treno ha fischiato L'ATTEGGIAMENTO UMORISTICO Atteggiamento umoristico lo scrittore si accanisce nel deformare espressionisticamente i tratti fisici, carica sino al prossimo i gesti e i movimenti, trasformando le figure umane in marionette da questo meccanismo scaturisce un riso → accompagnato sempre da una pietà dolente • Distrugge l'idea stessa di personalità coerente → rivela le varie personalità che si celano all'interno dell'individuo L'ESCLUSA E IL TURNO ● 1893 ● Primo romanzo scritto da Pirandello → Marte Ajala ● Pubblicato nel 1901 con titolo L'esclusa → nel quotidiano La Tribuna Pubblicato in volume nel 1908 Ambientata in Sicilia Donna accusata di adulterio → viene cacciata di casa → riammessa solo dopo essersi resa effettivamente colpevole • Legami con il Naturalismo: O Nella materia o Nell'impianto narrativo ● La fatalità deterministica → scaturisce da una realtà soggettiva → sottolinea gli aspetti assurdi, paradossali delle azioni umane ● • Meccanismo deterministico confronti del Naturalismo ed il suo rapporto causa-effetto Situazione seria e drammatica → si contrappone ad una folta galleria di figure grottesche e ridicole → impostazione umoristica ● Struttura disomogenea e frammentata Nel romanzo vengono rappresentate entrambe le facce della realtà IL FU MATTIA PASCAL ● ● sostituito dal caso implicita polemica nei • Terzo romanzo di Pirandello ● Pubblicato nel 1904 Piccolo borghese imprigionato nella trappola familiare e della condizione sociale → per un caso si trova libero → si sforza di creare una nuova identità- maschera sociale → attaccamento alla vita sociale → soffre → decide di tornare nella sua vecchia identità → sua moglie si è risposata ed ha avuto una figlia con un altro → accetta il fatto di essere nessuno I motivi principali: o la trappola delle istituzioni sociali O la critica dell'identità individuale O l'estraniarsi dal meccanismo sociale da parte di chi ha capito il gioco La realtà viene distorta attraverso il gioco del caso → al di là del riso che suscita vi è l'autentica sofferenza del protagonista Sentimento del contrario → tragico e comico sono indissolubilmente congiunti ● Novità narrativa → romanzo raccontato direttamente dal protagonista → in forma retrospettiva → al termine affida ad un memoriale la sua vicenda Punto di vista naturalistico → si sostituisce una visione soggettiva, parziale, mutevole, inattendibile ed inaffidabile ● ● • Unisce alla narrazione una riflessione → prefazione metanarrativa UNO NESSUNO E CENTOMILA • Avviato nel 1909 ● Pubblicato nel 1925 1926 ● Si collega al Fu Mattia Pascal dell'identità individuale → riprende il tema centrale della crisi ● Il protagonista si rende conto che gli altri hanno un'immagine differente dalla sua di se stesso → scopre di non essere uno ma centomila → e quindi nessuno → cerca di distruggere le immagini che gli altri hanno e di diventare uno per tutti → si ritrova solo nello spizio e accetto il fatto di essere mutabile e si ritrova nelle varie cose che lo circondano ● Abbandonarsi al fluire della vita → segni di irrazionalismo misticheggiante connota l'ultima stagione pirandelliana ● Porta all'estremo la disgregazione della forma romanzesca ● Narrazione retrospettiva da parte del protagonista monologo Nella seconda metà un intreccio comincia a dipanarsi → ma la concatenazione logica e coerente delle cause e degli effetti salta → gesti irrazionali e inspiegabili → forma di un ininterrotto