La Poetica dell'Umorismo in Pirandello e Il Fu Mattia Pascal
Il pensiero di Italo Svevo e la sua concezione dell'umorismo emergono con particolare forza nel romanzo "Il fu Mattia Pascal", opera che inaugura la fase della narrativa umoristica pirandelliana. L'opera, pubblicata nel 1904, rappresenta un punto di svolta nella letteratura italiana del '900 e si collega direttamente al saggio teorico "L'umorismo".
Definizione: L'umorismo per Pirandello non è semplice comicità, ma uno strumento per svelare le contraddizioni della vita e scomporre il reale, mettendo in luce il relativismo filosofico dell'autore.
Il romanzo presenta una struttura narrativa innovativa, articolata in 18 capitoli, dove la narrazione procede in modo non lineare attraverso tre diverse identità del protagonista: Mattia Pascal, Adriano Meis e il fu Mattia Pascal. Questa frammentazione dell'identità riflette i temi centrali degli autori del novecento letteratura: la crisi dell'io e la perdita delle certezze.
La trama si sviluppa attorno alle vicende di Mattia Pascal, un inetto che, dopo una serie di traversie familiari ed economiche, approfitta di un equivoco sulla sua presunta morte per costruirsi una nuova identità. Questo tentativo fallimentare di reinvenzione porta il protagonista a una profonda riflessione sulla natura dell'identità e della realtà stessa.
Evidenziazione: Il tema dell'inetto, centrale nei romanzi di Svevo e Pirandello, rappresenta la condizione dell'uomo moderno, incapace di adattarsi alle convenzioni sociali e consapevole della propria inadeguatezza.