Il Positivismo e i Contrasti Ideologici nell'Italia del XIX Secolo
Il positivismo emerse come corrente filosofica dominante, profondamente radicata nelle trasformazioni sociali e nel capitalismo nascente. Questa filosofia si basava sulla convinzione che il metodo scientifico fosse l'unica via per la conoscenza, rifiutando tutto ciò che non poteva essere empiricamente dimostrato.
Definizione: Il positivismo si fondava su tre principi fondamentali: la supremazia del metodo scientifico, l'estensione dell'indagine scientifica a tutti gli aspetti della realtà, e una fede incrollabile nel progresso tecnologico.
L'ottimismo scientifico caratteristico del positivismo si manifestò in tutti gli ambiti della società, dalla letteratura alla politica. Tuttavia, questo periodo fu anche caratterizzato da profondi contrasti ideologici, evidenti nelle opere di autori come Carducci e Verga, che riflettevano le tensioni tra tradizione e modernità, tra visione positivista e critica sociale.
La diffusione del sapere e dell'istruzione, insieme alle importanti scoperte scientifiche, contribuì a plasmare una nuova visione del mondo, dove la scienza e la tecnica assumevano un ruolo centrale nella società. Questo periodo di trasformazione vide emergere nuove forme di pensiero che avrebbero influenzato profondamente la cultura italiana dei decenni successivi.
Esempio: Gli scritti di Carducci e Verga rappresentano perfettamente questa dualità: mentre Carducci oscillava tra classicismo e modernità, Verga utilizzava un approccio quasi scientifico per descrivere la realtà sociale del suo tempo.