Gli Spiriti Operanti e l'Aquila Imperiale (Canto VI)
Nel cielo di Mercurio Dante incontra Giustiniano, l'imperatore che creò il famoso codice di leggi. Qui risiedono le anime che operarono il bene ma per ottenere gloria terrena, diminuendo così leggermente i loro meriti.
Giustiniano racconta la storia dell'aquila imperiale, simbolo dell'Impero Romano, criticando sia i guelfi che combattono l'impero sia i ghibellini che se ne appropriano per interessi personali. Per Dante, l'impero ha una missione divina nella storia umana.
La narrazione dell'aquila parte da Roma antica, passa per Cesare e Tiberio (sotto cui avvenne la Redenzione), fino a Carlo Magno che protesse la Chiesa. Questo riflette la teoria dei "due soli": papa e imperatore devono coesistere, uno per il potere spirituale, l'altro per quello temporale.
Giustiniano presenta anche Romeo di Villanova, esempio di fedeltà tradita dall'invidia dei cortigiani. La sua storia mostra come anche i giusti possano essere vittime dell'ingratitudine umana.
💡 Curiosità: Dante era un guelfo "bianco" che sosteneva la necessità di un impero forte per bilanciare il potere papale!