La prefazione e il vizio del fumo

Il romanzo La coscienza di Zeno si apre con una breve prefazione del "dottor S.", lo psicoanalista che ha avuto in cura il protagonista Zeno Cosini. Il dottore spiega di aver indotto Zeno a scrivere la sua autobiografia come parte della terapia, ma che il paziente si è poi sottratto al trattamento. Per vendetta, il medico decide quindi di pubblicare le memorie di Zeno.

Dopo un breve preambolo sull'infanzia, il primo episodio narrato da Zeno riguarda il suo vizio del fumo. Fin da ragazzo, il protagonista è dipendente dalle sigarette e cerca inutilmente di smettere con vari tentativi infruttuosi. Zeno racconta di aver annotato su diari, libri e persino muri la data e la sigla "u.s." (ultima sigaretta) per segnare i suoi propositi di smettere.

Highlight: L'episodio del fumo è emblematico dell'incapacità di Zeno di perseguire un obiettivo con determinazione, rivelando la sua mancanza di forza di volontà.

Zeno arriva persino a farsi ricoverare in una clinica per liberarsi dal vizio, ma finisce per corrompere un'infermiera con una bottiglia di cognac e fuggire. Questa debolezza di carattere viene ricondotta da Zeno al senso di vuoto nella sua vita e all'assenza di una solida figura paterna durante l'infanzia.

Analisi psicologica: Il vizio del fumo rappresenta metaforicamente l'incapacità di Zeno di affrontare la vita in modo deciso e la sua tendenza all'autogiustificazione.