Il Principe: genesi e novità
Il Principe viene scritto tra luglio e dicembre 1513, ma pubblicato solo nel 1532, dopo la morte dell'autore. Formalmente si ricollega ai "specula principis" medievali - manuali che insegnavano ai sovrani come governare bene.
La rivoluzione di Machiavelli sta nell'approccio: invece di elencare virtù ideali, lui vuole guardare alla "verità effettuale della cosa". Non gli interessa come dovrebbe essere un principe, ma come deve comportarsi per vincere davvero.
Mentre i trattati tradizionali predicavano clemenza, giustizia e fedeltà, Machiavelli consiglia di essere buoni o cattivi a seconda delle necessità. Quando serve lo Stato, il principe deve saper essere crudele, mentire, tradire.
Questa impostazione pragmatica sconvolge il mondo cristiano medievale e porta l'opera all'Indice dei libri proibiti. Ma è proprio questa spregiudicatezza che rende Il Principe immortale.
Fatto importante: Machiavelli non giustifica la crudeltà, ma la considera uno strumento necessario quando è l'unico modo per salvaguardare lo Stato.