L'impegno politico e gli ultimi anni di Gabriele d'Annunzio
Nell'ultima fase della sua vita, Gabriele d'Annunzio intensifica il suo impegno politico, diventando una figura di spicco nel panorama nazionale italiano. Il suo ruolo si estende dalla crisi di fine secolo all'avvento del fascismo, passando per il nazionalismo e l'interventismo.
Highlight: D'Annunzio si distingue per il suo "eroismo di poeta soldato", partecipando come volontario alla Prima Guerra Mondiale nel 1915.
Eventi chiave di questo periodo:
- Partecipazione alla Prima Guerra Mondiale
- Impresa di Fiume (1919-1920)
- Ritiro al Vittoriale degli Italiani
Example: L'impresa di Fiume vede d'Annunzio alla guida di un gruppo di legionari nell'occupazione della città, in opposizione al trattato di pace che la assegnava alla Jugoslavia.
La sua oratoria e le sue azioni influenzano profondamente il clima politico dell'epoca, contribuendo alla costruzione del mito della "vittoria mutilata" e anticipando alcuni aspetti del fascismo.
Quote: "Una sorta di crescendo fino a Fiume: impresa che aggrega gli italiani e li infiamma di cui sarà protagonista."
Negli ultimi anni della sua vita, d'Annunzio si ritira nella sua residenza del Vittoriale degli Italiani, a Gardone Riviera, dove continua a scrivere e a coltivare il suo mito personale.
Curiosità: Gabriele d'Annunzio morte - Muore il 1° marzo 1938 nella sua residenza del Vittoriale, lasciando un'eredità letteraria e culturale che influenzerà profondamente la cultura italiana del XX secolo.
La vita e l'opera di d'Annunzio rimangono indissolubilmente legate, rappresentando un esempio unico di come un autore possa fare della propria esistenza un'opera d'arte, anticipando molti aspetti della modernità e della società di massa.
Highlight: Più di ogni altro autore, per d'Annunzio biografia e opere sono la stessa cosa, in un intreccio che nasce dalla consapevolezza dell'epoca in cui vive.