Il Morgante: quando gli eroi diventano ridicoli
Il Morgante è l'opera più famosa di Pulci, commissionata da Lucrezia Tornabuoni, la madre di Lorenzo. È un poema cavalleresco che però ribalta tutto quello che ti aspetteresti da questo genere letterario.
Innanzitutto il titolo: non si chiama "Orlando" ma "Morgante", dal nome di un gigante alto 4 metri che fa da scudiero all'eroe. I personaggi riprendono le leggende di Orlando, ma Pulci li denigra sistematicamente usando l'ironia. Orlando perde tutti i suoi ideali eroici e diventa un personaggio goffo che litiga con l'oste per non aver pagato il conto!
Il linguaggio è volutamente semplice e usa il dialetto toscano con modi di dire popolari. Pulci crea un effetto di straniamento: rende strano ciò che dovrebbe essere normale e viceversa. È il suo modo di essere irriverente verso gli eroi che dovevano rappresentare la nobiltà della corte.
La storia segue le avventure di Orlando e dei giganti Morgante e Margutte, finendo con la morte dell'eroe per mano dei saraceni. Un finale ben diverso dai trionfi epici tradizionali!
💡 Tecnica letteraria: L'abbassamento ironico è la chiave del successo del Morgante - Pulci prende gli eroi più famosi e li trasforma in personaggi comici e imperfetti.