L'Infinito: quando un limite diventa libertà
Hai mai pensato che a volte gli ostacoli possano diventare le nostre più grandi ispirazioni? Leopardi te lo dimostra perfettamente con questa poesia, scritta quando aveva solo 21 anni.
La genialità del componimento sta nel paradosso: per parlare dell'infinito, Leopardi parte da un'immagine limitata e ristretta. Si trova sul monte Tabor a Recanati, con lo sguardo bloccato da una siepe, ma proprio questo limite scatena la sua immaginazione verso spazi interminabili.
Dal punto di vista tecnico, la poesia usa endecasillabi sciolti senza rime né strofe. I versi scorrono fluidamente grazie ai continui enjambement e alle numerose congiunzioni che creano un effetto di continuità infinita, proprio come il tema trattato.
Ricorda: La poetica del vago e dell'indefinito di Leopardi funziona proprio così - dalle sensazioni sfumate e incomplete nasce la vera poesia.