La Scapigliatura: ribelli contro il sistema
Immagina Milano negli anni dopo l'Unità d'Italia: una città in piena trasformazione industriale dove nasce un gruppo di giovani artisti che decidono di ribellarsi a tutto. Questa è la Scapigliatura, un movimento che cambia per sempre la letteratura italiana.
Il termine deriva da un articolo di Cletto Arrighi del 1857 e riprende la parola francese "Bohème", che indicava quegli artisti parigini che rifiutavano le regole della società borghese. Milano diventa il centro di questo movimento perché offre nuove opportunità: giornali, riviste e una nascente industria editoriale permettono finalmente agli scrittori di vivere della propria arte.
La vita degli scapigliati è spesso tragica e autodistruttiva. Molti provengono da famiglie ricche ma scelgono deliberatamente la povertà, l'alcolismo e comportamenti estremi. Non a caso si parla di "pallida giostra di poeti suicidi" per descrivere le loro morti premature.
💡 Ricorda: La Scapigliatura nasce dalla delusione per l'Italia post-unitaria - i giovani si aspettavano di più dall'unificazione nazionale.
La loro protesta antiborghese si manifesta attraverso un'arte provocatoria che predilige temi macabri, orride descrizioni e rappresentazioni disturbanti della realtà. Vogliono scioccare il lettore borghese, mostrando tutto ciò che la società "per bene" preferisce nascondere.