Una diffusa esigenza di rinnovamento
Le avanguardie sono movimenti artistici accomunati dall'atteggiamento di rottura verso la tradizione e dal desiderio di proporre un'arte nuova, moderna e provocatoria in termini di temi e forme. Gli esponenti sono polemici verso la società borghese e rifiutano i modelli del passato. Nelle arti figurative, nella musica e soprattutto nella poesia, si propone una vera rivoluzione rendendo il panorama letterario italiano profondamente diverso rispetto a quello ottocentesco.
Tre correnti principali
All'inizio del 900 si possono individuare in Italia tre distinte correnti letterarie che si esprimono in modi nuovi e moderni:
- Il futurismo
- Il movimento crepuscolare
- La rivista fiorentina "La Voce"
Il Futurismo
Un movimento d'avanguardia
Il futurismo riguarda la poesia e le arti figurative, rappresentato dai pittori Umberto Boccioni, Carlo Carrà e Giacomo Balla. Questo movimento influenza anche la politica, la moda e il gusto dell'epoca. Il futurismo nasce nel 1909 grazie a Filippo Tommaso Marinetti, il quale pubblica il manifesto del futurismo sul quotidiano francese "Le Figaro". L'avanguardia si diffonde a Milano e si sviluppa a Firenze attraverso la rivista "L'acerba", fondata nel 1913 da Giovanni Papini e Ardengo Soffici. Gli esponenti principali di questo movimento sono Marinetti, Paolo Buzzi, Enrico Cavacchioli e Luciano Folgore.
L'esaltazione della modernità
Il movimento polemizzava violentemente la tradizione, ispirandosi alla realtà contemporanea e celebrando i simboli della modernità e del progresso come la velocità, il dinamismo, le macchine (dall'automobile all'aereo) e le grandi metropoli. La poesia futurista esaltava "le fabbriche, le stazioni ingorde, le locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, il volo scivolante degli aeroplani e i piroscafi avventurosi che fiutano l'orizzonte". L'obiettivo principale era quello di stupire e scuotere il pubblico, dando scandalo e opponendosi alle convenzioni borghesi.
Un nuovo linguaggio
Il manifesto tecnico della letteratura futurista elaborò una poetica innovativa, utilizzando tecniche come quelle delle "parole in libertà" (paroliberismo), cioè l'accostamento libero e intuitivo di termini tradotti in dinamismo e frenesia della vita moderna. Lo sperimentalismo prevedeva la rinuncia delle regole della sintassi, l'abolizione della punteggiatura e l'eliminazione di aggettivi, avverbi e parti accessorie del linguaggio, mettendo in risalto i singoli termini.
Marinetti "la caffeina d'Europa"
Il fondatore caposcuola del futurismo è Filippo Tommaso Marinetti, nato nel 1876 ad Alessandria d'Egitto e trasferitosi a Parigi, dove conosce l'avanguardia francese. Tornato in Italia, nel 1905 fonda a Milano la rivista "Poesia", impegnata per la diffusione del verso libero. Pubblica su "Le Figaro" il manifesto del futurismo nel 1909, sancendo la nascita del movimento. Marinetti appoggia l'intervento dell'Italia nella prima guerra mondiale e dopo il dopoguerra aderisce al fascismo e diventa amico di Mussolini, che nel 1929 lo nomina accademico d'Italia. Nei panni di un fervente sostenitore della modernità, Marinetti ha influenzato e segnato in modo indelebile la letteratura e l'arte futuriste del '900.
Conclusivamente, i poeti italiani contemporanei autori modernisti italiani hanno contribuito in modo significativo alla poesia contemporanea. Dalle correnti del futurismo alle espressioni del movimento crepuscolare o della rivista fiorentina "La Voce", il loro contributo è evidente anche nell'influenza della politica, della moda e del gusto dell'epoca. La loro poetica innovativa e rivoluzionaria ha conferito alla letteratura futurista e al suo movimento un'impronta distintiva e inconfondibile.