Marinetti e il Manifesto del Futurismo
Filippo Tommaso Marinetti, nato ad Alessandria d'Egitto nel 1876, fu il fondatore e principale esponente del Futurismo. Nel 1909 pubblicò il Manifesto del Futurismo, testo programmatico che delineava i principi fondamentali del movimento.
Il Manifesto del Futurismo fu inizialmente pubblicato su diversi quotidiani italiani all'inizio di febbraio 1909, ma raggiunse fama internazionale con la pubblicazione su "Le Figaro" di Parigi il 20 febbraio dello stesso anno.
Definizione: Il Manifesto del Futurismo è il testo fondamentale che espone i principi e gli obiettivi del movimento futurista, proponendo una rottura radicale con la tradizione artistica e culturale del passato.
I principi fondamentali esposti da Marinetti nel Manifesto includevano:
- Il disgusto per le idee del passato
- L'amore per la velocità, la tecnologia e la violenza
- L'esaltazione dell'automobile, dell'aereo e delle città industriali come simboli del trionfo della modernità
Citazione: "Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità." - Filippo Tommaso Marinetti, Manifesto del Futurismo
Il secondo manifesto futurista, intitolato "Uccidiamo il chiaro di luna!", si contrapponeva esplicitamente alla tradizione romantica, simboleggiata appunto dal chiaro di luna.
Highlight: Il rapporto tra Futurismo e Fascismo è stato oggetto di dibattito, con alcuni studiosi che evidenziano come la violenza estrema del manifesto futurista possa aver influenzato l'ideologia fascista.
Marinetti e i futuristi sostenevano che la letteratura non sarebbe stata superata dal progresso, ma avrebbe anzi aiutato l'uomo ad affermare il suo controllo su di esso, proponendo una visione rivoluzionaria del ruolo dell'arte nella società moderna.