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La Divina commedia

12/9/2022

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Dante Alighieri
La vita
Dante Alighieri nasce a Firenze intorno al 1265 e muore a Ravenna nel 1321.
Lui è considerato uno dei piú grandi aut

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Dante Alighieri La vita Dante Alighieri nasce a Firenze intorno al 1265 e muore a Ravenna nel 1321. Lui è considerato uno dei piú grandi autori e scrittori italiani grazie alla sua opera più famosa, cioè la Divina Commedia. Un'altra sua opera è La vita nuova e descrive il suo amore per Beatrice Portinari. Dante nascondeva il suo amore fingendo di essere attratto da altre donne, ma Beatrice si rifiuta di parlargli. Secondo la Vita Nuova loro si incontrarono quando erano ancora bambini, e la seconda volta quando erano adolescenti; lei si sposó con Simone dei Bardi nel 1287 e morì tre anni dopo. Dopo la sua morte, Dante, disperato, studiò la filosofia e si rifugiò nella lettura di testi latini, in cui gli scrittori avevano perso una persona amata. La Divina Commedia La Commedia, conosciuta come Divina Commedia, è un poema allegorico scritto in volgare fiorentino ed è composto da terzine incatenate di endecasillabi (dette anche terzine dantesche) La Commedia è considerata una delle più grandi opere della letteratura mondiale, tanto da essere studiata in tutto il mondo. Il poema è diviso in tre parti, chiamate cantiche, e sono Inferno, Purgatorio e Paradiso, e ognuna è composta da 33 canti (tranne l'Inferno, che ne contiene uno in più). Il poeta narra di un viaggio immaginario, attraverso i tre regni ultraterreni che lo...

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Didascalia alternativa:

condurrà fino alla visione della Trinità. L'Inferno, la prima delle tre cantiche, si apre con Dante che racconta in prima persona del suo smarrimento spirituale e dell'incontro con Virgilio, che lo condurrà poi ad intraprendere il viaggio ultraterreno. Dante si ritrae "in una selva oscura", nella quale era giunto perdendo la "retta via", e giunto alla fine della "valle". L'inferno è composto da una serie di cerchi numerati, sempre più stretti; l'estremità più stretta si trova in corrispondenza del centro della Terra ed è occupata da Lucifero. Ogni peccato corrisponde un cerchio, ed ogni cerchio successivo è sempre più vicino a Lucifero; più grave è il peccato, maggiore sarà il numero del cerchio. Al primo cerchio si trova il Limbo, nel quale stanno le anime dei puri che non ricevettero il battesimo ma vissero nel bene. Oltre il Limbo, Dante e Virgilio entrano nell'Inferno vero e proprio. All'ingresso sta Minosse, e dopo averlo superato i due si ritrovano nel secondo cerchio, dove sono puniti i lussuriosi. Nel terzo cerchio ci sono i golosi, i quali sono immersi in un fango puzzolente e vengono morsi da Cerbero. Nel quarto cerchio, stanno gli avari e i prodighi, i quali fanno rotolare massi di pietra lungo la circonferenza del cerchio. Dante e Virgilio giungono poi al quinto cerchio. I due scendono verso il settimo cerchio lungo un burrone, alla fine del quale si trova il Flegetonte, un fiume di sangue bollente, dove vi sono puniti i violenti. L'ottavo cerchio è diviso in dieci bolge; ogni bolgia è un fossato a forma di cerchio. Nelle bolge sono puniti i traditori. Infine i due arrivano all ultimo cerchio, dove sono sempre puniti i traditori. Questo cerchio è diviso in quattro zone nella prima zona sono puniti i traditori dei parenti; nella seconda ci sono i traduttori come lui, nella terza i traditori degli ospiti, infine nella quarta i traditori dei benefattori. Dante e Virgilio raggiungono una grotta e scendono alcune scale, le quali li condurranno alla spiaggia del Purgatorio. Il Purgatorio è diviso in sette "cornici" dove le anime scontano la loro inclinazione al peccato per purificarsi prima di accedere al Paradiso. Rispetto all'Inferno, che è alla base dei cerchi, qui è alla base della montagna. Nella prima cornice, ci sono coloro che si sono macchiati delle colpe più gravi. Nella prima cornice, Dante e Virgilio incontrano i superbi, nella seconda gli invidiosi, nella terza gli iracondi, nella quarta gli accidiosi, nella quinta gli avari e i prodighi. Arrivati alla settima cornice, i tre devono attraversare un muro di fuoco, oltre il quale si trova una scala, che dà accesso al Paradiso terrestre. Dante segue Beatrice fino al Paradiso. II Paradiso è composto da nove cieli, al cui centro sta la Terra, in ognuno di questi cieli, risiede un pianeta diverso. Dante capirà in seguito che le anime del Paradiso si trovano tutte nell'Empireo, a contemplare Dio, e vengono incontro a lui nei vari cieli secondo il loro grado di beatitudine. Nel primo cielo ci sono gli angeli, Nel secondo gli arcangeli, nel terzo i principati,nel quarto la potestà ; nel quinto la virtù; nel sesto le Dominazioni e al settimo i troni. Beatrice non sorride più, il suo sorriso per Dante è insopportabile alla vista perché è molto luminoso. . In questo cielo risiedono i troni, e da qui Beatrice innalza Dante fino al cielo delle Stelle fisse, nel quale si trovano le anime trionfanti che cantano le lodi di Cristo. Da questo il poeta osserva il mondo sotto di sé, i sette pianeti e la Terra. Dopo un ultimo sguardo al pianeta, Dante e Beatrice raggiungono al nono cielo, il cielo più esterno, origine del movimento e del tempo universale. In questo luogo, Dante vede un punto luminosissimo, Beatrice spiega che è Dio, e attorno a lui stanno i nove cori angelici, divisi per quantità di virtù. Superato l'ultimo cielo, i due accedono all'Empireo, dove si trova la rosa dei beati, una struttura a forma di anfiteatro, sul gradino più alto della quale sta la Vergine Maria. Nel punto più centrale di questa grande luce, Dante vede tre cerchi, le tre persone della Trinità, il secondo del quale ha immagine umana. La sua anima è presa da un'illuminazione, realizzata dall'armonia che gli dona la visione di Dio.