Il protagonista de "Il Principe" e la visione pessimistica di Machiavelli
Il protagonista de "Il Principe" è Cesare Borgia, noto come il Valentino, figlio di papa Alessandro VI Borgia. Machiavelli lo sceglie come esempio per sollecitare Lorenzo de' Medici, vedendo in Cesare la forza potenziale per unificare l'Italia. Tuttavia, Machiavelli si sbaglia, poiché la forza di Cesare dipende principalmente dal potere di suo padre come papa.
Vocabulary: Nepotismo - la pratica di favorire parenti o amici, specialmente assegnando loro posizioni di autorità. Il papa Alessandro VI Borgia era noto per questa pratica.
La visione pessimistica di Machiavelli sulla natura umana è stata oggetto di studio da parte del filosofo Elias Canetti. Canetti parla del processo di formazione dell'essere umano come un processo in cui si esercita il "bastone del comando", infliggendo "spine" che a volte sono irremovibili, lasciando segni indelebili nella memoria.
Quote: "La natura umana non è buona, l'uomo ama il potere per il potere e si dispone a proprio piacimento della vita e della morte."
Questa visione permette una comparazione tra l'uomo e l'animale, in particolare il cane (discendente del lupo), evidenziando la necessità di regole sociali per "addomesticare" l'essere umano.
Highlight: Machiavelli sostiene la "legge del tutti contro tutti", sottolineando la necessità di un processo di addomesticazione attraverso l'indicazione continua di comportamenti accettabili.
Questa visione pessimistica della natura umana porta Machiavelli a concludere che l'uomo è "malato del suo stesso processo di trasformazione". Questa prospettiva ha influenzato profondamente il pensiero politico moderno e ha gettato le basi per il concetto di biopolitica, ovvero il potere di disporre a piacimento della vita e della morte dei sudditi.