La Poetica del Vago e dell'Indefinito
Leopardi sviluppa una poetica del vago e dell'indefinito basata sulla rimembranza. Le parole poetiche devono essere vaghe (infinito, lontano, antico) per stimolare l'immaginazione e riportare alla mente i ricordi del passato, specialmente della giovinezza.
"L'Infinito" รจ l'esempio perfetto di questa tecnica. Il poeta si trova sul Monte Tabor dove una siepe gli impedisce la vista, ma proprio questo ostacolo stimola la sua immaginazione. La poesia si divide in due parti: la prima sollecita la vista, la seconda l'udito.
I piccoli idilli (1819-1821) sono brevi componimenti dove Leopardi descrive elementi naturali proiettandovi la sua condizione interiore. I grandi idilli (1828-1830) sono invece piรน lunghi e filosofici, dominati dal ricordo e dalla caduta delle illusioni.
"A Silvia" rappresenta il tema della natura matrigna: Silvia, la giovane figlia del cocchiere, diventa simbolo della speranza giovanile spezzata dalla morte. Il "Canto notturno" usa l'allegoria del vecchierello per mostrare come la vita sia solo fatica che conduce alla morte.
Consiglio di studio: Per capire Leopardi, concentrati sui passaggi tra le tre fasi del pessimismo - รจ quello che chiedono sempre alle verifiche!