L'infinito come idillio leopardiano
"L'infinito" appartiene agli Idilli di Leopardi, ma non nel senso classico di poesia pastorale. Per Leopardi gli idilli sono "espressioni di sentimenti, affezioni, avventure storiche del suo animo" - quasi pagine di diario poetico.
Scritto nel 1819, in un momento drammatico della vita del poeta, "L'infinito" si divide in due parti: la prima dedicata all'infinito spaziale, la seconda all'infinito temporale. Questa struttura riflette il percorso mentale che va dal concreto all'astratto.
I temi chiave sono quelli tipicamente leopardiani: infinito, piacere, felicità, immaginazione, indefinito. La natura non è descritta per se stessa, ma come stimolo per l'immaginazione - il "vago e indefinito" che caratterizza tutta la poetica leopardiana.
💡 Per il tema: Ricorda che negli idilli leopardiani la natura è sempre funzionale all'interiorità del poeta, non fine a se stessa come nel Romanticismo europeo.