Il "Dialogo di Torquato Tasso e del suo Genio familiare" - Parte II
Il Genio promette a Tasso un sogno in cui potrà rivedere l'amata, bella e cortese. Tasso si lamenta: "Gran conforto: un sogno in cambio del vero". Ma il Genio ribatte con una domanda fondamentale: "Che cosa è il vero?"
La risposta è rivoluzionaria: dal vero al sognato non c'è differenza, anzi il sogno può essere più bello e dolce della realtà. Il Genio racconta di uno che, quando sogna la donna amata, il giorno dopo evita di vederla per non rovinare il piacere del sogno.
Questa è la dimostrazione pratica della Teoria del piacere: il piacere vero si trova nell'attesa, nel ricordo, nel sogno - mai nella realtà presente. Il Genio spiega che il piacere è "un desiderio, non un fatto; un sentimento che l'uomo concepisce col pensiero, e non prova".
Durante qualsiasi diletto, stiamo sempre aspettando "un goder maggiore e più vero" che non arriva mai. Il piacere è sempre passato o futuro, mai presente.
Rivelazione centrale: Se gli uomini credessero davvero di godere nel presente, godrebbero davvero - ma questo non accade mai sinceramente.