Dal Pessimismo Cosmico alla Poetica del Vago
Leopardi però cambia idea radicalmente: si rende conto che la natura non è madre amorosa ma un meccanismo indifferente. Il suo unico scopo è conservare la specie, anche a costo della sofferenza individuale.
Nasce così il pessimismo cosmico: l'infelicità non dipende più da condizioni storiche ma è una condizione assoluta e inevitabile di tutti gli esseri umani. La colpa non è più dell'uomo, vittima innocente, ma solo della natura crudele.
Per quanto riguarda la poesia, Leopardi sviluppa la poetica del vago e indefinito. Se nella realtà il piacere infinito è irraggiungibile, l'immaginazione può crearlo attraverso immagini vaghe: suoni lontani, paesaggi indefiniti, rimembranze dell'infanzia.
Il suo è un classicismo romantico: riprende i classici come modelli ma con spirito romantico, criticando sia il classicismo accademico sia il razionalismo romantico.
💡 Fondamentale: La poetica del vago e indefinito è la chiave per capire la bellezza della poesia leopardiana.