L'Assommoir e il Verismo italiano
L'Assommoir (che significa "strumento per ammazzare") è ambientato nei quartieri operai di Parigi. Zola studia tutto nei minimi dettagli: visita le periferie, disegna mappe delle strade, legge sull'alcolismo e impara l'argot (il gergo degli operai). Usa questa lingua popolare anche come narratore, scandalizzando i lettori borghesi.
Il discorso indiretto libero è un'altra tecnica rivoluzionaria: non capisci sempre chi sta parlando, creando un effetto di realtà molto potente. Zola rivendica di aver scritto "il primo romanzo sul popolo che non menta e che abbia l'odore del popolo".
In Italia, il Naturalismo francese ispira il Verismo. Luigi Capuana, Giovanni Verga e Federico De Roberto sono tre siciliani che adattano le idee di Zola alla realtà italiana, ma con importanti differenze.
I veristi italiani accettano la rappresentazione di tutte le classi sociali e la tecnica dell'impersonalità narrativa, ma rifiutano l'ottimismo scientifico di Zola. Sono più pessimisti e scettici verso il progresso sociale.
Da ricordare: Capuana è il primo a capire la novità del Naturalismo francese e fa conoscere Zola a Verga, prestando lui i libri dello scrittore francese.