L'incontro con Casella
Le anime appena sbarcate sono disorientate e curiose come turisti in un posto nuovo. Si accorgono subito che Dante è vivo (respira!) e impallidiscono per lo stupore, accalcandosi intorno a lui.
Una di queste anime si fa avanti per abbracciarlo: è Casella, un caro amico musicista di Dante. Il poeta cerca di ricambiare l'abbraccio ma le sue braccia attraversano il corpo incorporeo dell'amico - un momento toccante che sottolinea la differenza tra vivi e morti.
Dante chiede a Casella di cantare per lui, e l'amico intona "Amor che ne la mente mi ragiona" - una canzone che allegoricamente rappresenta l'amore per la filosofia. Tutti si fermano ad ascoltare, rapiti dalla bellezza del canto.
Improvvisamente arriva Catone che li rimprovera duramente: non è il momento di indugiare in piaceri terreni! Le anime devono affrettarsi verso la purificazione, senza perdere tempo in nostalgie.
⚠️ Attenzione: Catone rappresenta la severità morale - nel Purgatorio non si può perdere tempo!