I ceti sociali e le migrazioni di massa
La società della Belle Époque era divisa in classi ben distinte. La borghesia, classe dominante, si suddivideva in tre livelli: grande borghesia (imprenditori e uomini d'affari), media borghesia (professionisti e dirigenti) e piccola borghesia (artigiani e piccoli commercianti).
Gli operai costituivano un mondo a parte con condizioni di vita spesso misere. Però stava nascendo un ceto di operai specializzati che godevano di condizioni migliori e si avvicinavano alla piccola borghesia. La maggior parte degli operai rimaneva comunque legata a mansioni ripetitive, faticose e senza garanzie.
L'urbanizzazione divenne un fenomeno straordinario: diverse città europee, americane e asiatiche superarono il milione di abitanti. Questo creò enormi differenze tra città e campagna, con le città che offrivano maggiori opportunità.
Le differenze economiche tra diverse zone d'Europa scatenarono flussi migratori impressionanti. Dalla fine dell'800, milioni di europei lasciarono le zone più povere per dirigersi verso le Americhe, in cerca di una vita migliore e opportunità di lavoro.
💡 Dato impressionante: Tra il 1880 e il 1914, circa 25 milioni di europei emigrarono nelle Americhe, trasformando per sempre la composizione demografica di interi continenti.