Gabriele d'Annunzio - L'esteta e il superuomo
D'Annunzio (1863-1938) è il dandy per eccellenza: lusso, donne, scandali, imprese eroiche. La sua vita è già un'opera d'arte, ogni gesto studiato per stupire. Dal successo mondano all'impresa di Fiume, fino al ritiro al Vittoriale.
La sua evoluzione letteraria passa attraverso diverse fasi: dall'estetismo de "Il Piacere" al superomismo influenzato da Nietzsche. Ma alcuni temi restano costanti: sensualità, morte, malattia e soprattutto l'ossessione per la bellezza.
Il Piacere (1889) racconta Andrea Sperelli, esteta raffinato ma debole, diviso tra due donne opposte: Elena (sensuale) e Maria (pura). In realtà le due figure si sovrappongono - Andrea cerca solo la seduzione. Quando Maria scopre il gioco, lo abbandona.
"La pioggia nel pineto" è il manifesto del panismo dannunziano: i due amanti si fondono con la natura sotto la pioggia, diventando parte del paesaggio. Il linguaggio è musicale, ricco di onomatopee che imitano i suoni della natura.