Le Raccolte Poetiche e l'Evoluzione Stilistica
La poetica di Montale si evolve attraverso le sue principali raccolte, ognuna delle quali riflette un momento specifico della sua vita e del contesto storico-culturale.
"Ossi di seppia" (1925) segna l'inizio della sua carriera poetica, caratterizzata da un tono dimesso e quotidiano, in netta contrapposizione alla figura del poeta-vate dannunziano. La raccolta si concentra sulla registrazione del malessere esistenziale dell'uomo moderno.
Example: Nella poesia "Non chiederci la parola", Montale dichiara l'impossibilità della poesia di trasmettere valori o certezze, potendo solo registrare la condizione universale di disarmonia.
Il paesaggio ligure diventa protagonista, con la sua arida solarità, simboleggiando la contrapposizione tra il mare (perduta armonia con la natura) e la terra riarsa (dolorosa aridità dell'esistenza).
Quote: "Meriggiare pallido e assorto" è una delle poesie più emblematiche del "male di vivere" montaliano, dove gli elementi del paesaggio diventano simboli dell'esistenza dolorosa.
"Le occasioni" (1939) rappresenta una nuova fase della poetica di Montale, pubblicata in pieno periodo fascista. Il titolo allude a possibili "occasioni di salvezza", un nuovo "varco" nella realtà opprimente.
Highlight: La figura di Clizia, donna-angelo, emerge come emblema dei valori culturali minacciati dal regime fascista.
Lo stile di questa raccolta si eleva, diventando a tratti arduo, con un'intonazione più elevata rispetto a "Ossi di seppia".
"La bufera e altro" riflette gli eventi drammatici della Seconda Guerra Mondiale e del dopoguerra. Montale si fa difensore dei valori della cultura di fronte al fallimento degli ideali della Resistenza e al pericolo della catastrofe atomica.
Vocabulary: Correlativo oggettivo: Tecnica poetica che consiste nel rappresentare sensazioni o emozioni attraverso oggetti concreti, ampiamente utilizzata da Montale.
L'evoluzione stilistica di Montale riflette la crisi della società del XX secolo, in linea con autori come Woolf e Joyce. La sua poesia "impura" e oggettiva si contrappone alla poesia pura di Ungaretti, avvicinandosi invece al realismo e all'autoanalisi di Saba.
I collegamenti con altre discipline sono molteplici: dalla filosofia esistenzialista di Sartre e De Beauvoir, alla ricerca della bellezza in Baudelaire, fino al contesto storico del ventennio fascista e alla resistenza intellettuale.