L'Inghilterra e la dinastia Stuart
Mentre la Francia costruiva l'assolutismo, l'Inghilterra percorreva la strada opposta. Giacomo I Stuart, salito al trono dopo Elisabetta I, tentò di instaurare un governo assoluto: limitò i poteri del Parlamento, istituì tribunali regi che ignoravano la Magna Carta e impose tasse pesanti.
La sua politica religiosa creò enormi tensioni: cattolici e puritani si opposero all'autoritarismo regio e alla Chiesa anglicana. Alcuni puritani, perseguitati, emigrarono in America - sono i famosi Padri pellegrini della Mayflower che nel 1620 fondarono il Massachusetts.
Carlo I, figlio di Giacomo I, radicalizzò lo scontro. Nel 1628 la Camera dei Comuni gli presentò la Petition of Rights, chiedendo il rispetto dell'inviolabilità personale e il consenso parlamentare per le tasse. Carlo I accettò formalmente ma continuò a governare dispoticamente per undici anni.
La crisi esplose nel 1638 con la ribellione della Chiesa presbiteriana scozzese, seguita nel 1641 dalla rivolta cattolica in Irlanda. Nel 1642, quando Carlo I tentò di arrestare i capi dell'opposizione parlamentare, iniziò la guerra civile.
Punto chiave: Lo scontro tra parlamentarismo e assolutismo in Inghilterra anticipò di oltre un secolo i conflitti che scossero il resto d'Europa.