Vittorio Alfieri: il nobile che odia i tiranni
Alfieri nasce ad Asti nel 1749 da una famiglia nobile. Perde il padre da piccolo e ha un rapporto difficile con il patrigno. Studia all'Accademia militare di Torino, poi viaggia per l'Europa seguendo la moda del "Gran Tour".
A Firenze incontra Luisa Stolberg, la Contessa d'Albany, che diventa l'amore della sua vita. Insieme vivono tra Firenze, Roma e Parigi, dove assistono agli eventi della Rivoluzione francese. Alfieri inizialmente è entusiasta, poi si disgusta per la violenza del Terrore.
Torna a Firenze dove passa gli ultimi anni in solitudine totale, dedicandosi solo allo studio. La sua frase più famosa? "Volli, volli eternamente volli!" - che riassume il suo carattere determinato e passionale.
Muore nel 1803 e viene sepolto in Santa Croce accanto a Machiavelli, Michelangelo e Galilei - un onore riservato ai grandi italiani.
Personalità: Alfieri è una figura di transizione tra Illuminismo e Romanticismo - illuminista per la razionalità, romantico per la passione.