Il Sabato del Villaggio e Alla Luna
"Il Sabato del Villaggio" mostra come la felicità stia sempre nell'attesa, mai nel presente. La donzelletta rappresenta la speranza giovanile (il "mazzolin di rose e viole"), mentre la vecchierella incarna la memoria del tempo perduto.
Il contrasto tra festa e quotidianità si riflette nell'opposizione tra fiori colorati e "fascio dell'erba" - simboli di sogno e realtà. La vera felicità non è nella domenica, ma nell'attesa del sabato sera.
"Alla Luna" presenta il satellite come confidente delle angosce leopardiane. Sul Monte Tabor (lo stesso colle dell'Infinito), il poeta si rivolge alla luna "graziosa" mentre lui è "pien d'angoscia".
Dopo un anno, nulla è cambiato nel suo tormento interiore. Le lacrime deformano la vista della luna, creando quell'effetto di indefinitezza tanto caro a Leopardi. Il ricordo del dolore passato diventa quasi una consolazione.
💡 Collegamento importante: Nota come la teoria del piacere attraversi tutte queste poesie - la felicità è sempre altrove, mai nel presente.