Il pensiero pessimista
Mentre tutti intorno a lui credevano nel progresso, Leopardi sviluppa una visione pessimista che lo rende unico nel panorama culturale dell'epoca. La sua filosofia ruota attorno a un'idea centrale: l'uomo è naturalmente infelice.
Secondo Leopardi, noi esseri umani cerchiamo sempre il piacere infinito, ma nessun piacere reale può mai soddisfarci completamente. Questo crea in noi un senso di insoddisfazione perpetua - una vera e propria condanna.
Il suo pensiero evolve attraverso due fasi. Nel pessimismo storico, crede che una volta eravamo felici grazie alle illusioni che la natura ci dava, ma la ragione ci ha rovinato tutto. Nel pessimismo cosmico, capisce che l'infelicità è il nostro destino fin dall'inizio.
La natura cambia ruolo nella sua visione: da madre amorevole diventa un meccanismo cieco e crudele che non si interessa per niente della nostra sofferenza.
🎯 Da ricordare: Leopardi muore a Napoli nel 1837, dopo aver scritto "La ginestra", il suo ultimo grande capolavoro che sfida il pessimismo con la solidarietà umana.