Il Cinque Maggio: l'ode che fece il giro d'Europa
Quando Napoleone muore il 5 maggio 1821, Manzoni scrive in soli 3-4 giorni quella che diventerà la sua ode più famosa. Non è una semplice celebrazione dell'imperatore, ma una riflessione profonda sul potere e sulla fede.
La struttura dell'ode è perfetta: nella prima parte vv.1−25 domina l'immobilità della morte, con continue contrapposizioni tra rumore e silenzio, gloria e sconfitta. Manzoni si presenta come poeta che canta Napoleone solo ora che è sconfitto, non quando tutti lo acclamavano.
La seconda parte vv.25−84 racconta la vita dell'imperatore con un ritmo concitato. Napoleone diventa un eroe romantico: tormentato, mai sazio, sempre alla ricerca di qualcosa che possa riempire il suo desiderio infinito. Le metafore del "fulmine" e del "baleno" mostrano la rapidità delle sue azioni.
L'ultima parte presenta la morale cristiana: di fronte alla morte, anche il più grande conquistatore resta solo, e solo Dio può consolarlo. Ecco realizzati i tre principi manzoniani: il vero (Napoleone storico), l'utile (l'insegnamento morale) e l'interessante (un personaggio che affascina tutti).
💡 Analisi veloce: Cerca sempre le contrapposizioni nel testo - sono la chiave di lettura dell'ode!