L'ascesa del Nazismo e la conquista del potere
La crisi economica del 1929 fu il trampolino di lancio per Hitler. Mentre la Germania affondava tra fallimenti e disoccupazione, la gente perse fiducia nei partiti tradizionali e si rivolse agli estremisti di destra.
Il Partito nazionalsocialista, fondato nel 1920 a Monaco, combinava nazionalismo estremo e razzismo. Hitler prometteva di riconquistare lo "spazio vitale" per la Germania e di proteggere la presunta "razza ariana". Le sue idee, descritte nel Mein Kampf, attraevano chi cercava un capro espiatorio per i problemi del paese.
💡 Ricorda: Hitler arrivò al potere legalmente! Nel 1933 gli industriali convinsero il presidente Hindenburg a nominarlo cancelliere, proprio come era successo con Mussolini in Italia.
Una volta al governo, Hitler agì rapidamente. A marzo 1933 ottenne pieni poteri, eliminò gli oppositori nella "notte dei lunghi coltelli" (1934) e ad agosto proclamò il Terzo Reich. La democrazia tedesca era morta e nasceva una delle dittature più spietate della storia.
Il controllo totale si basava su tre pilastri: repressione violenta (attraverso la Gestapo), indottrinamento ideologico (con organizzazioni come la Gioventù hitleriana) e consenso di massa ottenuto con propaganda e manifestazioni spettacolari. Parlamento, sindacati e autonomie locali furono spazzati via.