La costruzione dello Stato nazista
Hitler ora controlla la Germania, ma deve fare i conti con le SA di Ernst Röhm, che vogliono una "seconda rivoluzione" contro il capitalismo borghese. Il Führer non ne ha più bisogno: il 30 giugno 1934, nella "notte dei lunghi coltelli", fa massacrare Röhm e i principali capi delle SA dalle SS di Heinrich Himmler.
Le SS diventano il braccio armato del regime: una guardia scelta, selezionata secondo i criteri di "purezza razziale" nazista. Sotto Himmler gestiscono i campi di concentramento e instaurano un clima di terrore in tutta la Germania.
Quando muore Hindenburg nel 1934, Hitler concentra tutti i poteri: è cancelliere, capo dello Stato e comandante dell'esercito con il titolo di Führer (guida). Nasce il Terzo Reich, dove il cittadino non ha alcun diritto di fronte all'arbitrio dello Stato.
La Gestapo, la polizia segreta, semina il terrore con totale impunità. I campi di concentramento si moltiplicano per rinchiudere oppositori politici, ebrei, zingari, testimoni di Geova, omosessuali - tutti considerati "subumani" (Untermenschen).
Per conquistare il consenso popolare, Hitler lancia grandi opere pubbliche: autostrade, nuovi edifici, la fabbrica Volkswagen per l'"auto del popolo". La disoccupazione cala e molti tedeschi credono nel miracolo economico nazista.
Simboli del terrore: I triangoli colorati cuciti sulle divise dei prigionieri nei lager diventano simboli di morte - il più famoso è la stella di David gialla degli ebrei, formata da due triangoli sovrapposti.