L'apogeo dell'assolutismo francese
Sotto Luigi XIV, la Francia raggiunse l'apogeo dell'assolutismo europeo. La sua corte a Versailles divenne il modello imitato da tutti i sovrani del continente, mentre il francese diventava la lingua della diplomazia.
Il controllo culturale era totale: stampa censurata, cultura ufficiale celebrativa, investimenti massivi in arte e scienza per dare lustro al regno. Luigi fu un grande mecenate che rese Parigi il centro culturale d'Europa.
Il sistema assolutista francese sembrava perfetto: nobiltà controllata, economia in crescita, esercito potente, cultura fiorente. Tutto ruotava attorno al Re Sole, che incarnava lo stato nella sua persona.
Questa esperienza dimostrò che l'assolutismo poteva funzionare, almeno a breve termine. La Francia di Luigi XIV era la potenza egemone europea, temuta e invidiata da tutti.
Tuttavia, questo sistema conteneva già i germi della sua crisi: costi enormi per mantenere Versailles, guerre continue, tasse pesanti sul terzo stato. L'assolutismo era magnifico ma insostenibile a lungo termine.
Paradosso storico: L'assolutismo francese raggiunse il massimo splendore proprio mentre l'Inghilterra sperimentava la democrazia!