La Prima rivoluzione industriale rappresentò un momento di profonda trasformazione economica e sociale che ebbe inizio in Inghilterra nella seconda metà del XVIII secolo, precisamente tra il 1760 e il 1780, per poi diffondersi nel resto d'Europa.
L'invenzione che segnò questa epoca fu la macchina a vapore di James Watt, perfezionata nel 1769, che rivoluzionò completamente i sistemi di produzione. James Watt migliorò sostanzialmente il precedente modello di Newcomen, creando una macchina più efficiente che poteva essere utilizzata in diversi settori industriali. La sua invenzione funzionava attraverso la forza del vapore acqueo che, riscaldato in una caldaia, azionava un pistone collegato a un sistema di ingranaggi, permettendo così la trasformazione del movimento alternato in rotatorio.
I Rivoluzione industriale cambiamenti sociali furono profondi e duraturi. Tra i principali vantaggi e svantaggi della rivoluzione industriale possiamo evidenziare l'aumento della produzione e della ricchezza generale, ma anche l'emergere di gravi problemi sociali come lo sfruttamento della manodopera, inclusi donne e bambini, e le pessime condizioni di lavoro nelle fabbriche. Le conseguenze ambientali della rivoluzione industriale furono altrettanto significative, con l'inizio dell'inquinamento industriale e lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali. Questo periodo storico segnò l'inizio di una nuova era caratterizzata da rapidi progressi tecnologici, urbanizzazione massiccia e profondi mutamenti nella struttura sociale, ponendo le basi per il mondo moderno come lo conosciamo oggi. Gli effetti negativi della rivoluzione industriale includevano anche il deterioramento della qualità dell'aria nelle città industriali, l'emergere di malattie legate alle condizioni di lavoro e l'aumento delle disuguaglianze sociali.