La Crisi e la Guerra nella Rivoluzione Francese del 1793
La Rivoluzione francese riassunto del 1793 segna un momento cruciale nella storia della Francia, caratterizzato dalla formazione di una potente coalizione antifrancese. In questo periodo, la Francia adottò una strategia militare aggressiva, abbandonando la posizione difensiva per dichiarare guerra a diverse potenze europee, tra cui l'Inghilterra, l'Olanda, la Spagna e gli stati italiani. Questa mossa portò alla creazione di una vasta alleanza che includeva Gran Bretagna, Austria, Prussia, Spagna, Portogallo, Regno di Napoli e Regno di Sardegna.
Evidenziazione: La coalizione antifrancese del 1793 rappresentò la più grande alleanza militare mai formata contro la Francia rivoluzionaria.
La situazione interna della Francia si deteriorò rapidamente con lo scoppio di una rivolta contadina nella regione della Vandea, che si trasformò in una guerra civile controrivoluzionaria. I contadini si opposero fermamente all'arruolamento forzato nell'esercito francese, preferendo rimanere a lavorare nei loro campi. Questo conflitto interno evidenziò le profonde divisioni sociali che caratterizzavano la crisi dell'antico regime in francia.
La crisi politica si intensificò quando i giacobini, alleandosi con i deputati della pianura, formarono una nuova maggioranza e implementarono misure straordinarie. Tra queste, l'istituzione di un calmiere per i prezzi dei cereali, la creazione di un Tribunale rivoluzionario speciale e l'istituzione di comitati di sorveglianza. I girondini, ormai marginalizzati, tentarono una rivolta federalista che ebbe successo in alcune città principali come Lione e Marsiglia.
Definizione: I sanculotti erano i rivoluzionari radicali appartenenti alle classi popolari urbane, che giocarono un ruolo fondamentale nelle insurrezioni del 1793.