La Pace di Augusta e la Fine del Sogno Imperiale
Riesci a immaginare quanto fosse frustrante per Carlo V non riuscire a far andare d'accordo cattolici e protestanti? Ci provò in tutti i modi, ma alla fine dovette arrendersi.
La Confessione Augustana del 1530 fu il primo tentativo ufficiale di trovare un compromesso, ma fallì miseramente. Anche la dieta di Ratisbona non portò risultati. Carlo pensò allora di risolvere tutto con la forza: vinse la battaglia di Mühlberg nel 1547, ma anche questo non servì a pacificare la Germania.
Il momento della resa arrivò con la Pace di Augusta del 1555. Questa stabilì il principio "cuius regio eius religio" (di chi è il regno, sua è la religione): ogni principe tedesco poteva scegliere se essere cattolico o luterano, e i sudditi dovevano adeguarsi. Fine del sogno di unità cristiana!
Nel 1556 Carlo decise di abdicare, dividendo l'impero: la Spagna andò a Filippo II, mentre i domini austriaci passarono al fratello Ferdinando. La pace di Cateau-Cambrésis (1559) chiuse definitivamente le guerre tra Francia e Asburgo. Una piccola rivincita arrivò nel 1571 con la vittoria navale di Lepanto contro i turchi, ma ormai era troppo tardi per cambiare gli equilibri.
💡 Ricorda: La Pace di Augusta riconosceva solo cattolicesimo e luteranesimo, escludendo il calvinismo.