La Belle Époque rappresenta un periodo storico di grande prosperità e sviluppo culturale in Europa, che si estende dalla fine del XIX secolo fino allo scoppio della Prima guerra mondiale.
Durante questo periodo, l'Europa visse un'epoca di pace e stabilità caratterizzata da importanti progressi tecnologici e scientifici. Le grandi potenze europee si dividevano in due alleanze principali: la Triplice Alleanza (Germania, Austria-Ungheria e Italia) e la Triplice Intesa (Francia, Regno Unito e Russia). Queste alleanze furono determinanti per lo scoppio della Prima guerra mondiale nel 1914, quando l'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo innescò una reazione a catena che portò al conflitto.
L'Italia, inizialmente parte della Triplice Alleanza, decise di rimanere neutrale allo scoppio della guerra e nel 1915 entrò nel conflitto a fianco della Triplice Intesa, firmando il Patto di Londra. La Prima guerra mondiale si concluse nel 1918 con la vittoria dell'Intesa e dei suoi alleati. Il conflitto causò profondi cambiamenti nella società europea, segnando la fine della Belle Époque e dell'ottimismo che l'aveva caratterizzata. Le conseguenze della guerra furono devastanti: milioni di morti, la ridefinizione dei confini europei attraverso i trattati di pace, e l'emergere di nuovi equilibri politici che avrebbero influenzato gli eventi successivi, inclusa la Seconda guerra mondiale. La fine della Belle Époque segnò anche l'inizio di un nuovo periodo storico caratterizzato da instabilità politica e sociale, che avrebbe portato all'ascesa dei regimi totalitari in Europa.