I Trattati di Pace: Vincitori e Sconfitti
I vincitori si riunirono a Parigi nel gennaio 1919 per decidere il futuro dell'Europa. I "Quattro Grandi" erano Clemenceau (Francia), Lloyd George (Gran Bretagna), Wilson (USA) e Orlando (Italia). I paesi sconfitti furono chiamati solo per firmare, senza poter negoziare.
Il presidente americano Wilson aveva proposto i Quattordici Punti: autodeterminazione dei popoli, libertà dei mari, principi democratici. Belle idee sulla carta, ma nella realtà ogni paese pensava ai propri interessi. La Francia voleva schiacciare la Germania, l'Inghilterra spartirsi le colonie tedesche, l'Italia ottenere i territori promessi.
Alla fine prevalse la linea punitiva francese. La Germania, riconosciuta come principale responsabile, dovette pagare danni enormi, ridurre esercito e marina, perdere tutte le colonie. Alsazia e Lorena tornarono alla Francia, altri territori andarono a Danimarca e Polonia.
L'impero austro-ungarico sparì dalla mappa: nacquero Ungheria, Cecoslovacchia, Jugoslavia e gli stati baltici. L'Italia ottenne Trentino, Alto Adige, Venezia Giulia e Trieste, ma non la Dalmazia promessa dal Patto di Londra - da qui il mito della "vittoria mutilata" che alimenterà il nazionalismo.
Rifletti: I trattati di pace furono così duri che crearono risentimento e desiderio di rivincita - condizioni perfette per una futura guerra.