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L'ascesa degli Stati Uniti e i conflitti tra Germania e Francia all'inizio del '900

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L'ascesa degli Stati Uniti e i conflitti tra Germania e Francia all'inizio del '900

All'inizio del XX secolo, il mondo attraversò profondi cambiamenti geopolitici che ridefinirono gli equilibri internazionali.

L'ascesa degli Stati Uniti inizio '900 segnò un momento cruciale nella storia mondiale. Gli USA emergono come potenza economica e industriale dominante, superando le nazioni europee grazie alla loro rapida industrializzazione e all'espansione territoriale. Questo periodo vide anche importanti innovazioni tecnologiche e scientifiche che trasformarono la società americana, dalla produzione in serie all'elettrificazione delle città.

I conflitti Germania Francia Africa Marocco rappresentarono uno dei primi segnali delle tensioni che avrebbero portato alla Prima Guerra Mondiale. Le dispute coloniali in Africa, particolarmente nelle regioni del Marocco, evidenziarono la crescente rivalità tra le potenze europee per il controllo delle risorse e dei territori. Contemporaneamente, la crisi Impero ottomano Giovani Turchi segnò un momento di profonda trasformazione nell'area mediterranea e mediorientale. Il movimento dei Giovani Turchi tentò di modernizzare l'Impero ottomano attraverso riforme politiche e sociali, ma le tensioni interne ed esterne contribuirono al suo progressivo declino. Questi eventi si intrecciarono con le aspirazioni nazionalistiche di vari popoli e le ambizioni espansionistiche delle grandi potenze, creando un complesso mosaico di alleanze e rivalità che caratterizzò l'inizio del secolo.

La combinazione di questi fattori - l'emergere di nuove potenze mondiali, i conflitti coloniali e le trasformazioni degli imperi tradizionali - creò le condizioni per profondi cambiamenti nell'ordine mondiale. Le tensioni accumulate in questo periodo sfociarono in conflitti sempre più ampi, modificando definitivamente gli equilibri di potere globali e gettando le basi per il mondo moderno come lo conosciamo oggi.

3/1/2023

5379

L'Europa agli inizi del '900
1890
dimissioni di Bismark
Si rompono gli equilibri internazionali
e si forma un nuovo assetto bipolare
fondato

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L'Europa e le Potenze Mondiali all'Inizio del XX Secolo

Gli equilibri internazionali europei subirono una profonda trasformazione con le dimissioni di Bismarck nel 1890. Si formò un nuovo assetto bipolare caratterizzato dalla contrapposizione tra due blocchi di potenze: da una parte la Germania, l'Impero austro-ungarico e l'Italia, dall'altra Francia, Russia e Gran Bretagna. L'ascesa degli Stati Uniti inizio '900 segnò l'emergere di una nuova potenza mondiale che avrebbe modificato gli equilibri esistenti.

I conflitti Germania Francia Africa Marocco del 1905 e 1911 rappresentarono uno dei primi segnali della crescente tensione internazionale. La Francia riuscì ad ottenere il protettorato sul Marocco, uno degli ultimi stati africani indipendenti, acuendo le rivalità coloniali con la Germania. Questi scontri contribuirono a minare la stabilità europea.

Definizione: La Weltpolitik tedesca rappresentava una politica di potenza mondiale basata sul riarmo navale e sull'espansione coloniale, in diretta competizione con Gran Bretagna e Francia.

La crisi Impero ottomano Giovani Turchi del 1908-1909 segnò un momento di svolta. Questo movimento riformista, composto principalmente da intellettuali e ufficiali, impose una costituzione e avviò un processo di modernizzazione dello stato ottomano. La deposizione del sultano e l'ascesa al trono di Maometto V aprirono una nuova fase storica, caratterizzata da tentativi di rinnovamento ma anche da crescenti tensioni interne.

L'Europa agli inizi del '900
1890
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e si forma un nuovo assetto bipolare
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Le Trasformazioni Geopolitiche e le Tensioni Internazionali

L'annessione della Bosnia-Erzegovina da parte dell'Impero austro-ungarico nel 1908 rappresentò un momento cruciale nelle relazioni internazionali. Questa mossa unilaterale provocò forti tensioni con la Serbia e la Russia, anticipando i conflitti che avrebbero portato alla Prima Guerra Mondiale.

La politica di Guglielmo II in Germania si caratterizzò per un approccio più aggressivo rispetto al predecessore Bismarck. Il nuovo imperatore promosse una politica di riarmo e di espansione coloniale, cercando di affermare la Germania come potenza mondiale. La sua Weltpolitik si basava sull'alleanza tra junker e industriali, con particolare enfasi sul settore siderurgico.

Esempio: L'industria Krupp divenne il simbolo della potenza industriale tedesca, specializzandosi nella produzione di armamenti e contribuendo significativamente al riarmo tedesco.

La Russia attraversava una fase di profonda trasformazione, caratterizzata da un processo di industrializzazione concentrato nelle principali città e nei distretti minerari degli Urali. Tuttavia, persisteva un forte divario tra le aree urbanizzate e le zone rurali, ancora profondamente arretrate.

L'Europa agli inizi del '900
1890
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Si rompono gli equilibri internazionali
e si forma un nuovo assetto bipolare
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L'Espansione Americana e le Rivoluzioni in Russia

L'imperialismo statunitense si manifestò attraverso una politica espansionistica nell'America Centrale e nel Pacifico. Theodore Roosevelt, presidente dal 1901, alternò la "diplomazia del dollaro" con la "politica del grosso bastone", dimostrando la crescente influenza degli Stati Uniti sullo scenario internazionale.

La rivoluzione russa del 1905 rappresentò un momento di svolta nella storia del paese. La repressione del corteo pacifico di 150.000 persone davanti alla residenza dello Zar scatenò una serie di rivolte che portarono alla nascita dei soviet, organi di rappresentanza popolare eletti nei luoghi di lavoro.

Evidenza: I soviet, in particolare quello di Pietroburgo, assunsero un ruolo fondamentale nel movimento rivoluzionario, anticipando gli eventi del 1917.

La guerra russo-giapponese del 1904-1905 si concluse con una sconfitta della Russia, che fu costretta a cedere territori strategici al Giappone. Questo conflitto evidenziò la debolezza dell'impero zarista e contribuì ad accelerare il processo rivoluzionario interno.

L'Europa agli inizi del '900
1890
dimissioni di Bismark
Si rompono gli equilibri internazionali
e si forma un nuovo assetto bipolare
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Le Premesse della Prima Guerra Mondiale

Nel 1914, l'Europa era dominata da un complesso sistema di alleanze e rivalità. La Gran Bretagna di Giorgio V, l'Impero tedesco di Guglielmo II, la Francia di Poincaré e la Russia dello zar Nicola II rappresentavano le principali potenze continentali, ciascuna con proprie ambizioni e timori.

L'Impero austro-ungarico, governato dal vecchio Francesco Giuseppe I, era considerato la "polveriera d'Europa" per le sue tensioni interne e l'impossibilità di attuare riforme. L'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo il 28 giugno 1914 fu la scintilla che innescò il conflitto mondiale.

Citazione: "L'Europa del 1914 era un intreccio di relazioni dinastiche e rivalità nazionali: Guglielmo II, Nicola II e Giorgio V erano cugini, ma questo non impedì lo scoppio della guerra."

Le reazioni all'attentato di Sarajevo furono diverse: mentre la Gran Bretagna inizialmente sottovalutò l'evento, la Germania colse l'occasione per dimostrare la propria potenza sostenendo l'Austria-Ungheria contro la Serbia. Gli Stati Uniti, sotto la presidenza di Wilson, cercarono inizialmente di mantenersi neutrali nel conflitto europeo.

L'Europa agli inizi del '900
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La Prima Guerra Mondiale: Le Fasi Iniziali e gli Schieramenti

La situazione europea all'inizio del XX secolo era caratterizzata da forti tensioni tra le potenze continentali. La Francia, determinata a riconquistare l'Alsazia e la Lorena, aveva sviluppato il Piano XVII con l'obiettivo di raggiungere Berlino, nonostante le evidenti carenze nell'equipaggiamento militare. Nel frattempo, la Russia si ergeva a protettrice dei popoli slavi, in particolare della Serbia.

Definizione: Il Piano Schlieffen rappresentava la strategia tedesca di guerra lampo che prevedeva l'attraversamento del Belgio neutrale per colpire rapidamente la Francia prima che la Russia potesse mobilitarsi sul fronte orientale.

Il 4 agosto 1914 segna un momento cruciale quando la Germania invade il Belgio neutrale, provocando l'immediata reazione del Regno Unito che dichiara guerra. Il re Alberto I del Belgio organizza una strenua resistenza che rallenta significativamente l'avanzata tedesca, dando tempo prezioso agli alleati per organizzarsi. La ascesa degli Stati Uniti inizio '900 si stava già delineando come fattore determinante negli equilibri internazionali.

La mobilitazione generale tedesca e le dichiarazioni di guerra a Francia e Russia segnano l'inizio di un conflitto su vasta scala. In Francia, l'assassinio di Jean Jaurès, sostenitore dell'internazionalismo proletario, evidenzia le profonde divisioni ideologiche del periodo. La resistenza serba agli attacchi austriaci rallenta quella che doveva essere una "guerra lampo", permettendo all'impero britannico di mobilitare la sua potente flotta sotto la guida del giovane ministro Winston Churchill.

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L'Espansione del Conflitto e le Prime Battaglie Decisive

Le truppe coloniali francesi giocano un ruolo fondamentale nel salvare la Francia, sbarcando nel sud del paese e marciando verso nord. La battaglia della Marna rappresenta un momento decisivo quando i tedeschi, modificando la loro strategia verso Parigi, si rendono vulnerabili all'attacco franco-britannico.

Esempio: La "corsa al mare" rappresenta la serie di movimenti di aggiramento che permisero ai tedeschi di ritirarsi verso il nord della Francia, evidenziando come la guerra di movimento stesse gradualmente trasformandosi in guerra di posizione.

L'esercito russo, composto principalmente da contadini poco istruiti, affronta significative difficoltà organizzative. Le due armate russe, separate e incapaci di ricongiungersi in tempo, vengono sconfitte dalle forze tedesche meglio equipaggiate e organizzate sotto il comando del generale von Hindenburg e del suo stratega Ludendorff.

I conflitti Germania Francia Africa Marocco si estendono anche alle colonie, mentre sul fronte occidentale i tedeschi iniziano a scavare un elaborato sistema di trincee nelle Fiandre, dove il terreno allagato dai belgi complica ulteriormente le operazioni militari.

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L'Espansione Globale del Conflitto

In Medio Oriente, la situazione si complica con l'entrata in guerra dell'Impero ottomano al fianco delle potenze centrali. I Giovani Turchi sotto la guida di Enver Pascià assumono il controllo effettivo dell'impero, mentre il sultano Maometto V mantiene un ruolo puramente formale.

Evidenziazione: La crisi dell'Impero ottomano e l'ascesa dei Giovani Turchi rappresenta un momento cruciale che porterà a conseguenze drammatiche, incluso il genocidio armeno.

In Asia, il Giappone approfitta della situazione per espandere la propria influenza, conquistando i possedimenti tedeschi in Cina. Gli inglesi sottovalutano la forza dell'impero ottomano, subendo una significativa sconfitta nei Dardanelli, che porta alle dimissioni di Churchill.

La guerra si estende anche in Africa, dove francesi, britannici e belgi attaccano le colonie tedesche per ampliare i loro imperi coloniali e assicurarsi le materie prime necessarie all'industria bellica.

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L'Intervento Italiano e le Nuove Dinamiche Belliche

L'Italia, inizialmente neutrale, si divide tra interventisti e neutralisti. Il dibattito coinvolge diverse figure chiave come Benito Mussolini, Gabriele D'Annunzio e Giovanni Giolitti, culminando nella firma del Patto di Londra il 26 aprile 1915.

Vocabolario: Le "radiose giornate di maggio" rappresentano il periodo di manifestazioni interventiste che precedettero l'entrata in guerra dell'Italia.

La guerra assume caratteristiche industriali, con l'introduzione di nuove armi letali e tecnologie militari. La propaganda diventa uno strumento fondamentale per la mobilitazione dei cittadini, mentre le distinzioni di classe sociale persistono anche nelle trincee.

Le quattro battaglie dell'Isonzo del 1915 si concludono senza successi significativi per l'Italia, mentre la Strafexpedition austriaca del 1916 viene bloccata con difficoltà, portando a una situazione di stallo che caratterizzerà gran parte del conflitto.

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1890
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La Grande Guerra: Le Battaglie di Verdun e della Somme nel 1916

La battaglia di Verdun rappresenta uno dei momenti più cruenti della Prima Guerra Mondiale, iniziata il 21 febbraio 1916 con l'operazione tedesca denominata "Gericht" (Giorno del Giudizio). I tedeschi scelsero Verdun come obiettivo strategico per la sua posizione cruciale sulla Mosa, trovandola relativamente vulnerabile poiché i francesi avevano redistribuito le loro forze in altri settori. Lo sfondamento iniziale delle linee francesi nel bosco di Caures incontrò un'inaspettata resistenza dei sopravvissuti ai bombardamenti.

La nomina del generale Philippe Pétain segnò una svolta fondamentale nella battaglia. Abbandonando la strategia dell'attacco a oltranza, Pétain adottò un approccio difensivo, ordinando ai suoi uomini di trincerarsi e resistere. Questa decisione strategica si rivelò determinante per arrestare l'avanzata tedesca. La battaglia si estese anche nei cieli, dove inizialmente la supremazia aerea tedesca venne rapidamente rovesciata dalla controffensiva francese in soli tre mesi.

Evidenziazione: La battaglia di Verdun durò 300 giorni e 300 notti, diventando simbolo della resistenza francese e della brutalità della guerra di trincea.

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L'Offensiva della Somme e l'Innovazione Bellica

Nel dicembre 1915, il presidente francese Poincaré e re Giorgio V d'Inghilterra pianificarono l'offensiva della Somme, un'operazione congiunta anglo-francese che mirava a penetrare le linee tedesche su un fronte di quasi 50 chilometri. L'attacco, iniziato il 1° luglio 1916, si rivelò un disastro strategico nonostante l'utilizzo di tattiche innovative come le mine sotterranee. I tedeschi, già allertati, riuscirono a prepararsi adeguatamente vanificando l'effetto sorpresa.

Durante questo periodo, gli inglesi introdussero una nuova arma rivoluzionaria: il carro armato. Tuttavia, i primi modelli si dimostrarono poco efficaci sul campo di battaglia, essendo lenti, vulnerabili e disponibili in numero limitato. Inizialmente fonte di terrore per le truppe tedesche, i carri armati divennero presto bersagli facili per l'artiglieria nemica.

Definizione: L'offensiva della Somme si concluse nel novembre 1916 dopo cinque mesi di combattimenti, segnando una delle battaglie più sanguinose della storia militare, con perdite enormi da entrambe le parti.

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L'ascesa degli Stati Uniti e i conflitti tra Germania e Francia all'inizio del '900

All'inizio del XX secolo, il mondo attraversò profondi cambiamenti geopolitici che ridefinirono gli equilibri internazionali.

L'ascesa degli Stati Uniti inizio '900 segnò un momento cruciale nella storia mondiale. Gli USA emergono come potenza economica e industriale dominante, superando le nazioni europee grazie alla loro rapida industrializzazione e all'espansione territoriale. Questo periodo vide anche importanti innovazioni tecnologiche e scientifiche che trasformarono la società americana, dalla produzione in serie all'elettrificazione delle città.

I conflitti Germania Francia Africa Marocco rappresentarono uno dei primi segnali delle tensioni che avrebbero portato alla Prima Guerra Mondiale. Le dispute coloniali in Africa, particolarmente nelle regioni del Marocco, evidenziarono la crescente rivalità tra le potenze europee per il controllo delle risorse e dei territori. Contemporaneamente, la crisi Impero ottomano Giovani Turchi segnò un momento di profonda trasformazione nell'area mediterranea e mediorientale. Il movimento dei Giovani Turchi tentò di modernizzare l'Impero ottomano attraverso riforme politiche e sociali, ma le tensioni interne ed esterne contribuirono al suo progressivo declino. Questi eventi si intrecciarono con le aspirazioni nazionalistiche di vari popoli e le ambizioni espansionistiche delle grandi potenze, creando un complesso mosaico di alleanze e rivalità che caratterizzò l'inizio del secolo.

La combinazione di questi fattori - l'emergere di nuove potenze mondiali, i conflitti coloniali e le trasformazioni degli imperi tradizionali - creò le condizioni per profondi cambiamenti nell'ordine mondiale. Le tensioni accumulate in questo periodo sfociarono in conflitti sempre più ampi, modificando definitivamente gli equilibri di potere globali e gettando le basi per il mondo moderno come lo conosciamo oggi.

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L'Europa agli inizi del '900
1890
dimissioni di Bismark
Si rompono gli equilibri internazionali
e si forma un nuovo assetto bipolare
fondato

L'Europa e le Potenze Mondiali all'Inizio del XX Secolo

Gli equilibri internazionali europei subirono una profonda trasformazione con le dimissioni di Bismarck nel 1890. Si formò un nuovo assetto bipolare caratterizzato dalla contrapposizione tra due blocchi di potenze: da una parte la Germania, l'Impero austro-ungarico e l'Italia, dall'altra Francia, Russia e Gran Bretagna. L'ascesa degli Stati Uniti inizio '900 segnò l'emergere di una nuova potenza mondiale che avrebbe modificato gli equilibri esistenti.

I conflitti Germania Francia Africa Marocco del 1905 e 1911 rappresentarono uno dei primi segnali della crescente tensione internazionale. La Francia riuscì ad ottenere il protettorato sul Marocco, uno degli ultimi stati africani indipendenti, acuendo le rivalità coloniali con la Germania. Questi scontri contribuirono a minare la stabilità europea.

Definizione: La Weltpolitik tedesca rappresentava una politica di potenza mondiale basata sul riarmo navale e sull'espansione coloniale, in diretta competizione con Gran Bretagna e Francia.

La crisi Impero ottomano Giovani Turchi del 1908-1909 segnò un momento di svolta. Questo movimento riformista, composto principalmente da intellettuali e ufficiali, impose una costituzione e avviò un processo di modernizzazione dello stato ottomano. La deposizione del sultano e l'ascesa al trono di Maometto V aprirono una nuova fase storica, caratterizzata da tentativi di rinnovamento ma anche da crescenti tensioni interne.

L'Europa agli inizi del '900
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Le Trasformazioni Geopolitiche e le Tensioni Internazionali

L'annessione della Bosnia-Erzegovina da parte dell'Impero austro-ungarico nel 1908 rappresentò un momento cruciale nelle relazioni internazionali. Questa mossa unilaterale provocò forti tensioni con la Serbia e la Russia, anticipando i conflitti che avrebbero portato alla Prima Guerra Mondiale.

La politica di Guglielmo II in Germania si caratterizzò per un approccio più aggressivo rispetto al predecessore Bismarck. Il nuovo imperatore promosse una politica di riarmo e di espansione coloniale, cercando di affermare la Germania come potenza mondiale. La sua Weltpolitik si basava sull'alleanza tra junker e industriali, con particolare enfasi sul settore siderurgico.

Esempio: L'industria Krupp divenne il simbolo della potenza industriale tedesca, specializzandosi nella produzione di armamenti e contribuendo significativamente al riarmo tedesco.

La Russia attraversava una fase di profonda trasformazione, caratterizzata da un processo di industrializzazione concentrato nelle principali città e nei distretti minerari degli Urali. Tuttavia, persisteva un forte divario tra le aree urbanizzate e le zone rurali, ancora profondamente arretrate.

L'Europa agli inizi del '900
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dimissioni di Bismark
Si rompono gli equilibri internazionali
e si forma un nuovo assetto bipolare
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L'Espansione Americana e le Rivoluzioni in Russia

L'imperialismo statunitense si manifestò attraverso una politica espansionistica nell'America Centrale e nel Pacifico. Theodore Roosevelt, presidente dal 1901, alternò la "diplomazia del dollaro" con la "politica del grosso bastone", dimostrando la crescente influenza degli Stati Uniti sullo scenario internazionale.

La rivoluzione russa del 1905 rappresentò un momento di svolta nella storia del paese. La repressione del corteo pacifico di 150.000 persone davanti alla residenza dello Zar scatenò una serie di rivolte che portarono alla nascita dei soviet, organi di rappresentanza popolare eletti nei luoghi di lavoro.

Evidenza: I soviet, in particolare quello di Pietroburgo, assunsero un ruolo fondamentale nel movimento rivoluzionario, anticipando gli eventi del 1917.

La guerra russo-giapponese del 1904-1905 si concluse con una sconfitta della Russia, che fu costretta a cedere territori strategici al Giappone. Questo conflitto evidenziò la debolezza dell'impero zarista e contribuì ad accelerare il processo rivoluzionario interno.

L'Europa agli inizi del '900
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Le Premesse della Prima Guerra Mondiale

Nel 1914, l'Europa era dominata da un complesso sistema di alleanze e rivalità. La Gran Bretagna di Giorgio V, l'Impero tedesco di Guglielmo II, la Francia di Poincaré e la Russia dello zar Nicola II rappresentavano le principali potenze continentali, ciascuna con proprie ambizioni e timori.

L'Impero austro-ungarico, governato dal vecchio Francesco Giuseppe I, era considerato la "polveriera d'Europa" per le sue tensioni interne e l'impossibilità di attuare riforme. L'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo il 28 giugno 1914 fu la scintilla che innescò il conflitto mondiale.

Citazione: "L'Europa del 1914 era un intreccio di relazioni dinastiche e rivalità nazionali: Guglielmo II, Nicola II e Giorgio V erano cugini, ma questo non impedì lo scoppio della guerra."

Le reazioni all'attentato di Sarajevo furono diverse: mentre la Gran Bretagna inizialmente sottovalutò l'evento, la Germania colse l'occasione per dimostrare la propria potenza sostenendo l'Austria-Ungheria contro la Serbia. Gli Stati Uniti, sotto la presidenza di Wilson, cercarono inizialmente di mantenersi neutrali nel conflitto europeo.

L'Europa agli inizi del '900
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Si rompono gli equilibri internazionali
e si forma un nuovo assetto bipolare
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La Prima Guerra Mondiale: Le Fasi Iniziali e gli Schieramenti

La situazione europea all'inizio del XX secolo era caratterizzata da forti tensioni tra le potenze continentali. La Francia, determinata a riconquistare l'Alsazia e la Lorena, aveva sviluppato il Piano XVII con l'obiettivo di raggiungere Berlino, nonostante le evidenti carenze nell'equipaggiamento militare. Nel frattempo, la Russia si ergeva a protettrice dei popoli slavi, in particolare della Serbia.

Definizione: Il Piano Schlieffen rappresentava la strategia tedesca di guerra lampo che prevedeva l'attraversamento del Belgio neutrale per colpire rapidamente la Francia prima che la Russia potesse mobilitarsi sul fronte orientale.

Il 4 agosto 1914 segna un momento cruciale quando la Germania invade il Belgio neutrale, provocando l'immediata reazione del Regno Unito che dichiara guerra. Il re Alberto I del Belgio organizza una strenua resistenza che rallenta significativamente l'avanzata tedesca, dando tempo prezioso agli alleati per organizzarsi. La ascesa degli Stati Uniti inizio '900 si stava già delineando come fattore determinante negli equilibri internazionali.

La mobilitazione generale tedesca e le dichiarazioni di guerra a Francia e Russia segnano l'inizio di un conflitto su vasta scala. In Francia, l'assassinio di Jean Jaurès, sostenitore dell'internazionalismo proletario, evidenzia le profonde divisioni ideologiche del periodo. La resistenza serba agli attacchi austriaci rallenta quella che doveva essere una "guerra lampo", permettendo all'impero britannico di mobilitare la sua potente flotta sotto la guida del giovane ministro Winston Churchill.

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L'Espansione del Conflitto e le Prime Battaglie Decisive

Le truppe coloniali francesi giocano un ruolo fondamentale nel salvare la Francia, sbarcando nel sud del paese e marciando verso nord. La battaglia della Marna rappresenta un momento decisivo quando i tedeschi, modificando la loro strategia verso Parigi, si rendono vulnerabili all'attacco franco-britannico.

Esempio: La "corsa al mare" rappresenta la serie di movimenti di aggiramento che permisero ai tedeschi di ritirarsi verso il nord della Francia, evidenziando come la guerra di movimento stesse gradualmente trasformandosi in guerra di posizione.

L'esercito russo, composto principalmente da contadini poco istruiti, affronta significative difficoltà organizzative. Le due armate russe, separate e incapaci di ricongiungersi in tempo, vengono sconfitte dalle forze tedesche meglio equipaggiate e organizzate sotto il comando del generale von Hindenburg e del suo stratega Ludendorff.

I conflitti Germania Francia Africa Marocco si estendono anche alle colonie, mentre sul fronte occidentale i tedeschi iniziano a scavare un elaborato sistema di trincee nelle Fiandre, dove il terreno allagato dai belgi complica ulteriormente le operazioni militari.

L'Europa agli inizi del '900
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L'Espansione Globale del Conflitto

In Medio Oriente, la situazione si complica con l'entrata in guerra dell'Impero ottomano al fianco delle potenze centrali. I Giovani Turchi sotto la guida di Enver Pascià assumono il controllo effettivo dell'impero, mentre il sultano Maometto V mantiene un ruolo puramente formale.

Evidenziazione: La crisi dell'Impero ottomano e l'ascesa dei Giovani Turchi rappresenta un momento cruciale che porterà a conseguenze drammatiche, incluso il genocidio armeno.

In Asia, il Giappone approfitta della situazione per espandere la propria influenza, conquistando i possedimenti tedeschi in Cina. Gli inglesi sottovalutano la forza dell'impero ottomano, subendo una significativa sconfitta nei Dardanelli, che porta alle dimissioni di Churchill.

La guerra si estende anche in Africa, dove francesi, britannici e belgi attaccano le colonie tedesche per ampliare i loro imperi coloniali e assicurarsi le materie prime necessarie all'industria bellica.

L'Europa agli inizi del '900
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Si rompono gli equilibri internazionali
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fondato

L'Intervento Italiano e le Nuove Dinamiche Belliche

L'Italia, inizialmente neutrale, si divide tra interventisti e neutralisti. Il dibattito coinvolge diverse figure chiave come Benito Mussolini, Gabriele D'Annunzio e Giovanni Giolitti, culminando nella firma del Patto di Londra il 26 aprile 1915.

Vocabolario: Le "radiose giornate di maggio" rappresentano il periodo di manifestazioni interventiste che precedettero l'entrata in guerra dell'Italia.

La guerra assume caratteristiche industriali, con l'introduzione di nuove armi letali e tecnologie militari. La propaganda diventa uno strumento fondamentale per la mobilitazione dei cittadini, mentre le distinzioni di classe sociale persistono anche nelle trincee.

Le quattro battaglie dell'Isonzo del 1915 si concludono senza successi significativi per l'Italia, mentre la Strafexpedition austriaca del 1916 viene bloccata con difficoltà, portando a una situazione di stallo che caratterizzerà gran parte del conflitto.

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La Grande Guerra: Le Battaglie di Verdun e della Somme nel 1916

La battaglia di Verdun rappresenta uno dei momenti più cruenti della Prima Guerra Mondiale, iniziata il 21 febbraio 1916 con l'operazione tedesca denominata "Gericht" (Giorno del Giudizio). I tedeschi scelsero Verdun come obiettivo strategico per la sua posizione cruciale sulla Mosa, trovandola relativamente vulnerabile poiché i francesi avevano redistribuito le loro forze in altri settori. Lo sfondamento iniziale delle linee francesi nel bosco di Caures incontrò un'inaspettata resistenza dei sopravvissuti ai bombardamenti.

La nomina del generale Philippe Pétain segnò una svolta fondamentale nella battaglia. Abbandonando la strategia dell'attacco a oltranza, Pétain adottò un approccio difensivo, ordinando ai suoi uomini di trincerarsi e resistere. Questa decisione strategica si rivelò determinante per arrestare l'avanzata tedesca. La battaglia si estese anche nei cieli, dove inizialmente la supremazia aerea tedesca venne rapidamente rovesciata dalla controffensiva francese in soli tre mesi.

Evidenziazione: La battaglia di Verdun durò 300 giorni e 300 notti, diventando simbolo della resistenza francese e della brutalità della guerra di trincea.

L'Europa agli inizi del '900
1890
dimissioni di Bismark
Si rompono gli equilibri internazionali
e si forma un nuovo assetto bipolare
fondato

L'Offensiva della Somme e l'Innovazione Bellica

Nel dicembre 1915, il presidente francese Poincaré e re Giorgio V d'Inghilterra pianificarono l'offensiva della Somme, un'operazione congiunta anglo-francese che mirava a penetrare le linee tedesche su un fronte di quasi 50 chilometri. L'attacco, iniziato il 1° luglio 1916, si rivelò un disastro strategico nonostante l'utilizzo di tattiche innovative come le mine sotterranee. I tedeschi, già allertati, riuscirono a prepararsi adeguatamente vanificando l'effetto sorpresa.

Durante questo periodo, gli inglesi introdussero una nuova arma rivoluzionaria: il carro armato. Tuttavia, i primi modelli si dimostrarono poco efficaci sul campo di battaglia, essendo lenti, vulnerabili e disponibili in numero limitato. Inizialmente fonte di terrore per le truppe tedesche, i carri armati divennero presto bersagli facili per l'artiglieria nemica.

Definizione: L'offensiva della Somme si concluse nel novembre 1916 dopo cinque mesi di combattimenti, segnando una delle battaglie più sanguinose della storia militare, con perdite enormi da entrambe le parti.

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