Ottaviano Augusto e il Principato
Dopo aver sconfitto Marco Antonio nel 31 a.C., Ottaviano torna a Roma come padrone assoluto, ma il popolo romano si aspettava soprattutto una cosa: pace duratura. Nel 29 a.C. celebra il trionfo con il titolo di Imperator, che diventerà parte del suo nome.
Il problema era che Ottaviano voleva il potere assoluto ma doveva mantenere le tradizioni repubblicane che i romani amavano. La sua genialità sta nel costruire il suo dominio senza che i cittadini se ne accorgessero davvero.
La sua strategia si sviluppa in tappe precise. Nel 28 a.C. ottiene il titolo di Princeps (il primo cittadino), fingendo di essere solo il più importante tra uguali. L'anno dopo, nel 27 a.C., finge di rinunciare ai poteri straordinari, ma in realtà voleva che gli venissero dati ufficialmente dal Senato.
Ricorda: Il termine "Principato" deriva da "Princeps" e indica questo nuovo sistema politico che formalmente rispettava la repubblica ma di fatto era una monarchia.
I senatori, preoccupati, lo pregano di continuare a governare e gli danno il titolo di Augusto. Successivamente raccoglie tutti i poteri chiave: la potestà tribunizia (23 a.C.), il pontificato massimo (12 a.C.) e il titolo di Pater Patriae (2 a.C.), diventando così imperatore di fatto.