Politica culturale, religiosa e militare
Luigi XIV investì massicciamente nella cultura per aumentare il prestigio della Francia. Fondò numerose accademie (Scienze, Belle Lettere, Architettura, Musica) e costruì la magnifica reggia di Versailles, simbolo del suo regno.
Versailles non era solo una residenza: era uno strumento politico. Qui la grande nobiltà era obbligata a vivere, privata di potere effettivo e sottomessa a una rigida etichetta che sanciva gerarchie e privilegi tra i cortigiani.
In campo religioso, Luigi XIV cercò il controllo totale della Chiesa francese scontrandosi con papa Innocenzo XI. Nel 1682 fece approvare la Dichiarazione dei quattro articoli che affermava l'autonomia della Chiesa francese da Roma (gallicanesimo). Perseguitò anche giansenisti e ugonotti, revocando l'Editto di Nantes nel 1685.
Sul fronte militare, il ministro Louvois riformò l'esercito aumentando il numero di soldati, creando scuole per ufficiali e rafforzando le fortificazioni con l'architetto Vauban. Questo esercito potente permise a Luigi XIV di combattere numerose guerre per la supremazia europea, ottenendo inizialmente grandi successi ma incontrando poi la resistenza delle coalizioni antifrancesi.
💡 Punto chiave: La politica di Luigi XIV mirava all'uniformità totale: religiosa, culturale e militare, per creare uno Stato compatto sotto il suo controllo assoluto.