L'Italia Giolittiana e le Trasformazioni di Inizio '900
L'età giolittiana rappresentò un periodo cruciale per la modernizzazione dell'Italia all'inizio del XX secolo. Durante questa fase storica, il paese attraversò significative trasformazioni economiche e sociali, guidate dalla seconda rivoluzione industriale. Questo periodo di sviluppo industriale vide l'emergere di nuovi protagonisti sociali: la classe operaia e la borghesia imprenditoriale.
Definizione: L'età giolittiana (1901-1914) fu caratterizzata da una politica liberale e riformista sotto la guida di Giovanni Giolitti, che promosse la modernizzazione del paese attraverso importanti riforme economiche e sociali.
Giovanni Giolitti, figura centrale di questo periodo, adottò un approccio liberista nella gestione del paese. La sua politica si basava sul principio della neutralità dello stato nei conflitti tra lavoratori e industriali, favorendo al contempo lo sviluppo delle infrastrutture e l'intervento statale nell'economia per sostenere le industrie meccaniche. Tra le riforme più significative ci fu l'introduzione del suffragio universale maschile nel 1912, che ampliò notevolmente la base elettorale del paese.
Evidenziazione: Le principali riforme Giolitti includevano:
- Libertà di organizzazione sindacale
- Nazionalizzazione delle ferrovie
- Legislazione sociale sul lavoro
- Sviluppo industriale del Nord
- Gestione diretta dei servizi pubblici
La questione meridionale rimase tuttavia un problema irrisolto durante l'età giolittiana. Il divario tra Nord e Sud si accentuò, nonostante gli sforzi di modernizzazione. La guerra di Libia (1911-1912) segnò un momento di svolta, spinta dai nazionalisti e osteggiata dai socialisti guidati da Filippo Turati. Questo conflitto evidenziò le crescenti tensioni politiche che avrebbero portato alla crisi del sistema giolittiano.
Esempio: Il divario Nord-Sud durante l'età giolittiana si manifestava in:
- Sviluppo industriale concentrato al Nord
- Arretratezza agricola del Meridione
- Differenze nei livelli di istruzione
- Disparità nelle infrastrutture
- Emigrazione massiccia dal Sud