Il dispotismo illuminato
Nel Settecento alcuni sovrani europei adottano il dispotismo illuminato: vogliono mantenere il potere assoluto ma renderlo più efficiente e "ragionevole" collaborando con i filosofi. I protagonisti sono Maria Teresa e Giuseppe II d'Austria, Federico II di Prussia e Caterina II di Russia.
Questi sovrani "illuminati" lanciano riforme dall'alto per modernizzare i loro Stati. Gli obiettivi sono chiari: aumentare le entrate fiscali, modernizzare l'economia, ridimensionare il potere della Chiesa cattolica (cacciando i gesuiti e confiscandone i beni), riorganizzare esercito e amministrazione.
Le riforme toccano anche giustizia, istruzione e libertà: si creano i catasti fondiari per tassare meglio, si introduce la tolleranza religiosa e la libertà di stampa. È un tentativo di conciliare assolutismo e idee illuministe, mantenendo il controllo ma rendendolo più razionale.
Questo sistema rappresenta l'ultimo tentativo di salvare l'Antico Regime adattandolo ai tempi nuovi, ma le contraddizioni tra potere assoluto e ideali illuministi sono destinate a esplodere.
Attenzione: Il dispotismo illuminato è una contraddizione: come può un potere assoluto essere davvero "illuminato"?