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L’età del colonialismo e dell’imperialismo

19/9/2022

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L'ETÀ DEL COLONIALISMO E
CHE COS'È L'IMPERIALISMO:
Nella seconda metà dell'800 c'è una nuova fase della colonizzazione che porta alla nascit

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L'ETÀ DEL COLONIALISMO E CHE COS'È L'IMPERIALISMO: Nella seconda metà dell'800 c'è una nuova fase della colonizzazione che porta alla nascita di imperi coloniali. La novità è che i governi delle potenze colonizzatrici assumono il potere nei territori sostituendo i governi locali, dovevano gestire i mercati, le risorse ecc... e mantenere l'ordine e difenderle (truppe anche locali ma guidate da ufficiali della madrepatria). Venivano imposte leggi, sistemi amministrativi ma anche lingua, cultura e stili di vita "civili", un aspetto importante era la fede religiosa. Alla base dell'imperialismo c'era la volontà degli stati colonizzatori di affermare e rafforzare la propria potenza e anche di affermare la propria supremazia culturale con 'ampliamento del sentimento nazionalista e la supremazia dell'uomo "bianco". In molti si sono interrogati sulle radici dell'imperialismo e ci sono diverse interpretazioni: ● DELL'IMPERIALISMO Spiegazione economica: Hobson e Lenin → imperialismo e capitalismo sono legati Spiegazione politica e culturale: Schumpeter e Fieldhouse desiderio degli stati di dominio e volontà di avere potere • Altre spiegazioni: Joll sia motivazioni economiche che culturali; Headrick → volontà di trasferimento tecnologico L'imperialismo porta anche a delle conseguenze che si risentono ancora oggi: • Le economie dei paesi colonizzati furono sottomesse agli interessi dei colonizzatori ● • Il potere fu centralizzato e la collaborazione con le élites locali rese difficile il passaggio alla democrazia • Le culture locali furono...

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Didascalia alternativa:

soppresse e imposti i modelli europei IL COLONIALISMO IN ASIA: INDIA: il monopolio del commercio indiano è nelle mani della Gran Bretagna, la Compagnia delle Indie orientali agiva per conto della corona britannica che aveva stretto alleanze con alcune classi sociali indiane, ad esempio i signori locali. Nel 1857 c'è la rivolta dei soldati (sepoy) motivo sia religioso sia per lo sfruttamento fiscale del governo inglese. Il governo inglese dopo la rivolta assume direttamente il potere e nel 1876 la regina Vittoria diventa anche imperatrice delle Indie. Il canale di Suez rafforza lo slancio coloniale verso oriente. Nel 1885 nasce il Partito del Congresso nazionale che inizia a muovere protesta contro il governo inglese con, ad esempio, il boicottaggio delle merci. L'impero britannico ha conquistato anche la Birmania, la Malesia, le coste orientali della penisola arabica, una parte dell'Afghanistan insieme alla Russia; invece in Indonesia si allearono con l'Olanda La Francia invece si è imposta nella Cambogia, Vietnam meridionale poi successivamente Vietnam settentrionale e Laos; insieme al Regno Unito, ha reso la Thailandia uno stato-cuscinetto. Nel 1887 nasce l'Unione Indocinese. La Russia si espandeva fino agli Urali e al Caucaso, annesse anche la Siberia ricca di risorse naturali; la Russia arrivò anche in Alaska. Le mire espansionistiche russe portarono al conflitto con il Giappone che vinse la guerra, anche con il Regno unito ci fu uno scontro in Afghanistan che divenne indipendente solo in modo formale ma in realtà rimaneva sotto il controllo inglese. Il Giappone conquistò la Corea. Gli Stati Uniti si scontrano con la Spagna che perse Cuba, dove era scoppiata una rivolta, e le Filippine. Gli Stati Uniti presero anche il controllo delle Hawaii e altri piccoli arcipelaghi nel pacifico. IL COLONIALISMO IN AFRICA: Fino al 700 l'Europa aveva avuto contatti solo con le coste settentrionali mediterranee dell'Africa, le aree interne erano rimaste inesplorate. Sul finire del 700 furono finanziate spedizioni per esplorare queste aree geografiche in quanto gli europei erano convinti di rappresentare una civiltà superiore e che quindi avevano il compito di civilizzare il mondo. Nel 1855 ci fu la spedizione di Livingstone che poi fu raggiunto nel 1869 da Stanley; furono incoraggiate dai governi e dall'opinione pubblica le azioni dei missionari cattolici e anglicani. Nel 1830 il re di Francia Carlo X conquistò Algeri poiché l'impero ottomano si era indebolito, poi si mosse verso la Tunisia. Nel 1869 era stato costruito il Canale di Suez che riduceva di molto le distanze con gli stati dell'Asia e che quindi portò vantaggi economici sui traffici, aumentò anche l'importanza strategica dell'Egitto che fu protetto e portato sotto l'influenza britannica, così l'Inghilterra ottenne il controllo del canale. SUD AFRICA: Gli inglesi possedevano la Colonia del Capo, la loro espansione si fece più forte con la scoperta di giacimenti di oro e diamanti; Rhodes, primo ministro della colonia, estese i domini inglesi in gran parte dell'Africa meridionale. Scoppia la guerra anglo-boera tra i emigrati olandesi e quelli inglesi, vincono gli inglesi che attuarono una repressione durissima. Nasce l'Unione Sudafricana nel 1910. Si scontrano anche Gran Bretagna e Germania ma viene stipulato un accordo per dividere i territori. SISTEMA BISMARCKIANO DELLE ALLEANZE: Nell'800 gli equilibri della politica europea furono ridisegnati; per garantire stabilità il cancelliere Bismarck promosse una politica basata su alleanze strategiche per ridurre il rischio di conflitti. Nel 1873 nasce il Patto dei tre imperatori che vede impegnati Francesco Giuseppe d'Austria, Alessandro Il di Russia e Guglielmo I di Germania a mantenere lo status quo in Europa. Nel 1878 Bismarck convoca il Congresso di Berlino basato sulla "politica dei compensi", durante il congresso l'Europa orientale viene spartita tra le potenze. Nel 1882 Bismarck (Germania) si allea con Austria ed Italia nella triplice alleanza (patto difensivo) per limitare Francia e Russia. Per la spartizione dell'Africa viene convocata nel 1885 la Conferenza di Berlino che si basava sul "principio di effettiva occupazione". NAZIONALISMO RAZZISMO: La nazione era vista come forza espansiva, ogni singolo stato mirava alla propria supremazia ed egemonia; il forte sentimento nazionale era però spesso accompagnato dal razzismo. Idea che l'uomo bianco dominava su gli altri popoli; veniva sottolineata l'importanza della missione civilizzatrice nelle terre inospitali. Spesso si affiancano anche forme di antisemitismo che costituiscono il mito della superiorità della razza germanica.